Moschea a Valguarnera. Opposizione scrive al Prefetto di Enna su violazioni norme regolamentari e statutarie

moschea-ennaValguarnera. Il gruppo di opposizione “L’Altra voce” non arretra di un millimetro su quanto successo sabato scorso in consiglio comunale e scrive al presidente del Consiglio comunale Enrico Scozzarella e al Prefetto di Enna, in merito alle violazioni regolamentari che sarebbero state consumate ai danni del gruppo. Avverte pure di essere disposto a scrivere al Ministro dell’Interno e all’assessorato regionale agli Enti Locali per le continue violazioni delle norme regolamentari e statutarie. Sotto accusa il comportamento del presidente del consiglio per “non aver inserito all’ordine del giorno l’argomento da loro proposto” e riguardante la firma del sindaco Draià, sulla costituzione del centro islamico con relativa moschea. Il gruppo dei 5 consiglieri composto da Giuseppe Speranza, Giuseppe Profeta, Giuseppe Arcuria, Concetta Dragà, Concetta Forte- attraverso una nota- informano che il 2 settembre scorso il presidente del Consiglio ha convocato il civico consesso senza inserire l’argomento da loro proposto e che solo su sollecitazione successiva il presidente ha integrato l’ordine del giorno, ponendolo all’ultimo punto. “La nostra richiesta –affermano- è stata inviata con posta certificata il 28 agosto, prima della convocazione del consiglio e quindi doveva essere discussa preventivamente e non posta all’ultimo punto. Il presidente del consiglio su quanto abbiamo chiesto non ha dato seguito al nostro invito, asserendo che quello che valeva era il numero di protocollo e non la data di arrivo della posta certificata, consentendo però sul medesimo argomento la discussione e votazione di una mozione del Pd, gruppo consiliare di sua appartenenza, contravvenendo così alle disposizioni dettate dal regolamento comunale”. Per tutto ciò, come si ricorderà, il gruppo di opposizione ha abbandonato l’aula in segno di protesta, seguito dal comitato per il “no” alla moschea, presente tra il pubblico. “Riteniamo- continua la nota- che tale comportamento perpetuato nel tempo sia lesivo e offensivo della funzione del nostro gruppo consiliare, vista la parzialità nella conduzione dei lavori perché una istituzione democratica non può essere gestita ad uso e consumo di una parte.” L’Altra Voce chiede al presidente del consiglio comunale di riconvocare di nuovo il consiglio inserendo all’ordine del giorno l’argomento da loro richiesto, dichiarato decaduto dal suo gruppo di maggioranza al fine di ripristinare la regolarità e la correttezza dei lavori consiliari”. Ma il presidente Scozzarella non ci sta e replica in questo modo: “La mozione dell’opposizione me la sono trovata iscritta al registro protocollo in ordine successivo a quella della maggioranza, attenendomi scrupolosamente a quanto era riportato. Aggiungo pure che la loro istanza è arrivata dopo che avevo convocato il consiglio, pur non di meno ho ritenuto opportuno inserirla lo stesso, in ordine aggiunto.” Fa poi una considerazione politica: “l’ordine di discussione, a mio parere, era ininfluente in quanto si dava la possibilità ad entrambi di esprimere la loro sull’argomento, purtroppo il gruppo “L’Altra Voce” ha preferito ancor una volta abbandonare l’aula perdendo una grossa opportunità” Scozzarella riguardo alle provocazioni ricevute, di non essere imparziale e condurre i lavori in modo “arrogante” preferisce buttare acqua sul fuoco e fa un appello: “Inviti tutti a voltare pagina, quando dico tutti significa maggioranza e opposizione, elevando sin dalle prossime sedute il dibattito, nel rispetto delle leggi, del regolamento e della cittadinanza. Da parte mia garantirò come sempre la massima imparzialità e trasparenza”.

Rino Caltagirone