Enna sarà protagonista di due importanti iniziative, una voluta dal Pd, l’altra dall’amministrazione comunale, nella serata di domani 26 settembre. La prima dal titolo “il futuro della citta” l’altra dal titolo “il presente della città”. Entrambi gli eventi ruotano ancora una volta a un tema cardine: Il piano economico dei rifiuti. Il nodo, infatti, che sembrerebbe avere impedito l’approvazione del bilancio comunale, è l’aumentato costo del servizio dei rifiuti, a parte le scelte di bilancio e le sue criticità.
Noi cittadini non comprendiamo le ragioni del muro contro muro e l’impossibilità di ridurre il costo del piano economico dei rifiuti, voluto dall’amministrazione comunale. Non comprendiamo le ragioni che hanno indotto l’amministrazione comunale ad aumentare il costo del servizio, per altro abbastanza caro.
Noi cittadini non comprendiamo le ragioni per cui il costo del servizio, nel passaggio dall’ATO alla gestione comunale debba da 4.200.000,00 euro passare a 5.775.000,00, mascherandolo con un recupero di gettito dell’evasione; ben venga il recupero dell’evasione, ma applicando il principio PAGARE TUTTI PER PAGARE MENO.
Noi cittadini non comprendiamo le ragioni per cui solo ad Enna la raccolta differenziata rappresenta un costo e non venga applicato il principio CHI MENO INQUINA MENO PAGA.
Noi cittadini chiediamo con forza che l’amministrazione comunale riveda il costo riportandolo a livelli accettabili e sostenibili per la provincia più povera d’Italia.
Noi chiediamo alla maggioranza consiliare che il piano economico finanziario dei rifiuti venga approvato solo e soltanto se non comporta aumenti, per altro retroattivi oltre il termine di approvazione del bilancio.
Noi cittadini chiediamo di mettere al centro la città di Enna messa in ginocchio da un immobilista non decisionista, auspicando scelte coraggiose ed assunzioni di responsabilità in materia di acqua e rifiuti.

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori-AssoConsum

n.d.r.: A questo punto ci si chiede: Il Sindaco Dipietro asserisce che erano non veritieri i vecchi bilanci sui rifiuti (chi ha ragione?) per cui si rende necessario l’adeguamento.