Enna. Slitta a dicembre del 2017 la chiusura del “Collegio di Maria”

enna-assemblea-canossianeEnna. Si è concluso nei giorni scorsi l’atteso incontro con Suor Giovanna, in visita ufficiale presso il Collegio di Maria, dove ha trovato ad attenderla, con il parroco di S. Tommaso sac. Filippo Marotta, un nutrito gruppo di qualificate persone, in rappresentanza del “Comitato del No” alla chiusura dell’Istituto. Si è avuta comunque l’apertura verso soluzioni condivise, ma è stata confermata, da Suor Giovanna, portavoce della massima autorità Canossiana di Roma, la ferma decisione di voler chiudere il Collegio, con l’unica concessione della data slittata al dicembre 2017. Le motivazioni addotte – ha comunicato Suor Giovanna – sono soprattutto le ‘Vocazioni’ che da decenni sono mancate e continuano a mancare. Numerosi gli interventi da parte dei partecipanti all’incontro. Tra questi ne abbiamo annotati alcuni: “Perché far cessare le attività in questo Istituto che ha una storia centenaria, forse per fare cassa alienando l’immobile o per altri secondi fini?”, (Pierelisa Rizzo). “Questa Istituzione risulta essere stata la ‘Casa madre’ in Sicilia sin dai primi anni del Novecento, perché chiuderla?”, (Anna Dongarrà). “Cosa vi ha spinto a prendere questa decisione? Corre voce che la struttura avrà altre destinazioni, forse diventerà casa d’accoglienza per gli immigrati?, (Marcella Tuttobene). Enna Portale Canossiano S. Tommaso“Qui, tra queste mura, in questo cortile con alberi secolari, sono passate tre generazioni, trascorrendo gli anni della prima infanzia. Le insufficienti vocazioni forse sono da ricercare nel timido approccio delle novelle ‘Figlie della Carità’ alle quali la regola monastica impone l’educazione delle ragazze ad una vita di sani principi umani e cristiani, come voluto dalla fondatrice Maria Maddalena di Canossa. Occorre tenere in vita questo Istituto perché qui ancora aleggia lo spirito della fondatrice”, (Geppina Savoca). “La comunità laica, di cui faccio parte, vuole che l’Istituto delle Canossiane abbia un futuro; occorre creare un ‘sodalizio’ tra noi e le religiose che farebbe da traino a nuove funzioni di attività culturali e sociali”, (Maurizio Bruno). Ha condiviso la proposta del ‘sodalizio’ Mario Mangione, che si è detto disponibile, con tutto il gruppo dei volontari, a trovare nuove soluzioni. “Faremo delle valide proposte – ha affermato – per continuare il percorso intrapreso da voi circa cento anni fa”. Accanto al comitato del No, anche l’amministrazione comunale che, per bocca del consigliere Paolo Gargaglione, ha preso impegno di supportare tutte le iniziative per scongiurare la chiusura, stante l’importanza che ha l’Istituto per la città. Infine l’intervento di Padre Petralia, vicario foraneo, presente all’incontro, il quale ha esordito dicendo che “ancora abbiamo le ferite aperte per la chiusura del Monastero di San Marco, anche se era una comunità religiosa non utile alla Città in quanto suore di clausura, il collegio delle Canossiane, invece, è stato operoso e accogliente, una fucina di tante attività. Sarebbe opportuno non chiuderlo anche perché ci sono laici disponibili a percorrere insieme alle religiose un cammino fecondo di nuove iniziative”. Enna Suore Istituto CanossianoInfine, il suo accorato appello: “Fate in modo che le quattro suore, che hanno trascorso la loro vita tra queste mura, chiudano gli occhi qui, nella loro Casa”. Suor Giovanna nel prendere nota delle istanze e di tutto ciò che è emerso dall’incontro, si è fatta carico di riferire a Roma. Infine Padre Marotta ha preso impegno che si terrà in contatto con la Madre generale delle Canossiane, Anna Maria Babbini, per eventuali aggiornamenti. “Intanto – ha detto – abbiamo tempo fino a dicembre 2017”.

Salvatore Presti

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