Villarosa. Il congedo del sindaco Franco Costanza

Villarosa. Non ha resistito alla commozione il sindaco Franco Costanza quando nella sua stanza, alla presenza del segretario comunale Anna Giunta e degli assessori uscenti, ha voluto incontrare tutti i dipendenti comunali per congedarsi da loro e ringraziarli della collaborazione avuta in questi cinque anni e nelle due legislature passate, che vanno dal 1997 al 2007. Una commozione resa ancora più intensa quando, a sorpresa (non si era mai vista in municipio), nella sala gremita ed appena all’inizio del suo discorso di commiato, è entrata la moglie, Angela Montalbano, precipitatasi da Alcamo, dove svolge la funzione di dirigente sanitario dell’ospedale. “Ringrazio tutti –ha detto Costanza con voce incrinata- perchè in tutti questi anni siete stati straordinari con me. Sono stati anni intensi e a volte anche difficili. Abbiamo lavorato nell’interesse della nostra comunità e lo abbiamo fatto tutti insieme, grazie al vostro impegno, la vostra professionalità e il vostro amore per Villarosa”. Infine, un appello accorato: “continuate a lavorare con amore, per il bene del nostro paese”. A salutare Costanza, con un piccolo pensiero a nome di tutti i dipendenti, è stata la segretaria comunale Anna Giunta, che ha sottolineato come il suo “mandato è stato una missione di solidarietà, di impegno e generosità verso tutti”. “Con grande capacità di ascolto e tanta umanità –ha detto Giunta- hai saputo comprendere il disagio e con grande sensibilità e dedizione hai messo il cittadino al centro del sistema e la politica al servizio di tutti. Battagliero e intelligente, coerente nei principi e nei comportamenti, instancabile nell’impegno e tenace nel trovare le soluzioni, anche a prezzo di qualche sfuriata, hai dimostrato grande autorevolezza e lealtà. Ogni problema per te ha sempre trovato la sua soluzione e ci hai rassicurati caricandoti il peso delle difficoltà e le responsabilità, degno di chi vive la politica con gioia e passione e di chi ha saputo rendere un concetto di politica “per bene”. Il tuo modo di essere e di fare ha segnato un percorso di vita istituzionale per tutti noi, perché hai connotato l’ente locale di valori umani che rendono il nostro lavoro più sereno. Oggi ci salutiamo ma il tuo insegnamento sarà la nostra guida e ci aiuterà nell’affrontare i problemi e le sfide che ci attendono”. Alla fine ovviamente non poteva mancare il regalo dei dipendenti (un trolley in pelle), la targa ricordo della giunta e il rinfresco.

Giacomo Lisacchi