Valguarnera: calato il sipario sul poliambulatorio Sebastiano Arena, sulla questione intervengono i 5 Stelle

Valguarnera. Sembra essere calato definitivamente il sipario sul poliambulatorio “Sebastiano Arena”, spente le luci della ribalta, dopo quell’inopinata chiusura disposta dall’Asp il 16 aprile 2016 per ragioni di igiene e sicurezza, rilevate dai Nas qualche giorno prima. Quei solenni impegni presi dagli stessi vertici dell’Asp e dal sindaco Draià, di rendere agibile quanto prima la struttura, dopo dure e numerose proteste dell’utenza e del comitato cittadino, sono caduti nell’oblio.
Tecnici che facevano la spola, computi metrici già pronti, progetti da finanziare già in itinere, ma nulla di rilevante a distanza di un anno e mezzo dalla chiusura. E dire che per accelerarne l’apertura, si era detto, che si poteva rendere agibile il piano terra, che di fatto era in grado di ospitare tutte le specialistiche, una volta che avevano trovato altra sistemazione la Guardia Medica e il 118. Tutto ciò in attesa del finanziamento pubblico. Sarebbero occorse per renderlo fruibile una decina di migliaia di euro, ma anche ciò è caduto nell’oblio. Oggi si parla invece insistentemente, di altri locali che l’Asp vorrebbe affittare, abbandonando definitivamente il progetto di ristrutturazione della struttura “Sebastiano Arena” di proprietà della stessa. Un immobile quindi che rischierebbe di diventare nel tempo un rudere abbandonato. Un bene di pregiato valore lasciato alla fine dell‘800 contestualmente a terreni circostanti, dal grande benefattore Sebastiano Arena che prima di morire, nella qualità di sindaco, elevò l’ex ospedale civico ad “Ente Morale” dotandolo di tutti i suoi averi posseduti nella vita terrena. “L’Ente Morale Ospedale Civico” doveva essere adibito assieme al reddito derivante dai terreni – secondo la volontà testamentaria del sindaco – “alla cura degli ammalati poveri del paese”. Sulla gestione della sanità ennese interviene il Meetup 5 Stelle, Angelo La Martina, che dopo una disanima sulle scelte sanitarie dei vertici ennesi si sofferma sulla gestione del poliambulatorio valguarnerese: “Nella scellerata gestione della sanità nel nostro territorio – afferma nella nota – si inserisce la paradossale vicenda del Poliambulatorio di Valguarnera, ormai chiuso da un anno e mezzo e che fino ad ora è stato oggetto di un numero smisurato di promesse sia da parte dell’Asp che da parte dell’amministrazione Draià, apparsa molto debole nella difesa del diritto dei propri concittadini ad usufruire di servizi fondamentali a pochi passi dalle proprie case. Quando nell’estate del 2016, gli attivisti del Meetup di Valguarnera, lanciarono una petizione popolare che in pochi giorni raggiunse le 750 firme, pensavano che il segnale alla dirigenza dell’Asp fosse arrivato chiaro e netto, ma nonostante le suddette sottoscrizioni furono consegnate nelle mani dell’allora direttore sanitario dell’azienda sanitaria, che prese precisi impegni affinché la ristrutturazione partisse il prima possibile, ci ritroviamo di nuovo alla ricerca di una sede. Quindi, da un anno e mezzo Valguarnera è priva del suo storico poliambulatorio e, nonostante le promesse sia dell’Asp che del Sindaco Draià, l’unica prospettiva che sembra affacciarsi è l’affitto di nuovi locali con il relativo ingiusto esborso di denaro pubblico”.

Rino Caltagirone