La comunità di Calascibetta consacrata alla Madonna di Fatima. Un anonimo benefattore dona la statua della Vergine

Calascibetta. Era il 13 ottobre del 1917 quando a Fatima, città del Portogallo, tre pastorelli, Francisco, Lucia e Giacinta, videro apparire per la sesta volta la Madonna. Con loro, quel giorno, oltre 70 mila persone, presenti anche fotografi e giornalisti, furono testimoni di quello che fu definito “Il Miracolo del sole”. Venerdì sera, a cento anni dall’ultima apparizione della Madonna, a Fatima, i fedeli di Calascibetta hanno accolto, con canti e preghiere, la statua della Madonna di Fatima, giunta dal Portogallo e donata alla comunità xibetana da un benefattore del luogo il quale ha preferito rimanere anonimo. Un momento di fede, quello vissuto nella chiesa Madre, che ha visto anche la partecipazione di molti bambini. Prima la recita del rosario, poi la celebrazione eucaristica, presieduta dall’arciprete Giuseppe Di Rocco, molto devoto alla Vergine, il quale rivolgendosi ai presenti ha detto: “La comunità xibetana, che sarà consacrata alla Madonna di Fatima, può imparare da Lei l’umiltà”. Don Di Rocco ha poi sottolineato il momento difficile che sta attraversando l’umanità: dal terrorismo islamico, che minaccia il mondo occidentale, ai cristiani che vengono perseguitati e talvolta uccisi, preti compresi. Infine, l’appello rivolto alle famiglie.

“Il diavolo – ha detto Don Di Rocco – sta distruggendo la famiglia, un tempo cardine della società. Occorre pregare- ha concluso- per scongiurare tutti questi pericoli”. Sono soprattutto quest’ultimi argomenti a far discutere sempre di più: la famiglia che continua a sgretolarsi, la società che sta perdendo i valori e in alcuni casi rifiuta anche le radici cristiane. Una società- è stato più volte denunciato dalla Chiesa- che corre verso la scristianizzazione e si innamora sempre di più del solo dio denaro. Ecco allora l’invito alla preghiera quotidiana da parte dell’arciprete. La festa e la devozione nei confronti di “Nossa Senhora de Fàtima”, appellativo portoghese, si è conclusa con una piccola processione, in piazza Matrice, e l’applauso dei fedeli.

Francesco Librizzi