ENNA: PARCHEGGI E ZPL. CI STANNO PRENDENDO PER SCEMI O PER QUALCOS’ALTRO?

Secondo i risultati delle più recenti ricerche scientifiche, le automobili, una volta comprate e messe su strada, stanno parcheggiate per oltre l’80% del loro tempo. Quel 20% scarso che rimane è il momento in cui le automobili fanno male. Certo, è anche il momento in cui servono a qualcosa, ma fanno anche male. Producono gas tossici a non finire, tossici e notoriamente cancerogeni, dannosi sia alle singole persone che alla finanza pubblica: costa di più la sanità e costano di più la conservazione e il restauro dei beni monumentali. E naturalmente costa di più anche l’importazione di petrolio.
Al Comune di Enna avranno pensato che però comprare un’automobile per tenerla parcheggiata per l’80% del suo tempo sia uno spreco. E così hanno deciso di ribaltare la percentuale: secondo i nostri amministratori le automobili devono stare in giro per l’80% della loro esistenza. Altrimenti bisogna punirne i proprietari e farli pagare!
E allora, ecco tutto il parco macchine della città sempre in giro per le strade senza mai fermarsi. Esci dall’ufficio alle 17 o alle 18? Non hai che da guidare fino alle 20:30. Esci dal lavoro addirittura alle 14:00? Ma non scherziamo! Fatti subito il pranzo e corri immediatamente alla macchina alle 15:30 per inebriare la città di benzene. Sei abituato a rientrare a casa alle 19:30? Bifolco che non sei altro! Devi rientrare dopo le 20:30 come minimo, estate e inverno. Sei residente e pensavi, pagando le tasse, di potere trovare i parcheggi riservati tipici delle incivili città del nord? Convinciti, vivi al sud! Pensavi che il sabato, almeno il sabato pomeriggio, non fosse da considerare “lavorativo”? Sei come minimo un fascista. Lavori in uno dei negozi superstiti del centro storico e vorresti trovare un parcheggio libero durante l’orario di apertura? Puoi sempre lasciare una parte del tuo lauto guadagno e provare a trovarne uno. Hai lasciato la tua macchina per la notte, per ritirarla prima delle 8:00, e di notte ti prende un accidenti? Cavoli tuoi: o la muovi con la telepatia o pagherai la multa per il bene delle casse comunali. Sei casalinga o casalingo e pensavi di potere uscire di casa alle 9:30? Ma neanche per sogno! Devi uscire comunque alle 8:00 e metterti a guidare in giro per le strade fino alle 14:00 per una prima pausa, e poi via allegramente in auto fino alle fatidiche 20:30. Se proprio devi cucinare, puoi suddividere la preparazione del polpettone in fasi da mezz’ora ciascuna, così puoi andare a spostare la macchina ogni 30 minuti, facendo attenzione ad “attivare il dispositivo di controllo elettronico della sosta”. Anche se non è dato sapere cosa sia, è comunque obbligatorio. Così c’è scritto e così devi fare!
A Enna i nostri amministratori, e i loro consulenti più o meno ripagati, hanno trasformato la città in una grande ZPL. No, non è un refuso: è proprio ZPL, sta per “zona a parcheggio limitato”. Hanno messo le strisce blu persino sulla via Roma, dove i negozi sono quasi tutti scomparsi. Hanno messo le strisce blu persino in piazza Europa, dove c’è un minimo di gente soltanto il martedì, quando peraltro non ci sono più i parcheggi. Parafrasando Tacito, hanno creato un grande parcheggio a pagamento e lo hanno chiamato città. Ma, di questo passo, di questo passo di lumaca delle auto che rilasciano benzene, la faranno diventare un cimitero più di quanto non lo sia già.
Per favore, qualcuno intervenga!
Le autorità competenti, la protezione civile, il 118, i consiglieri comunali se ancora ce ne sono. Qualcuno spieghi ai nostri amministratori che Enna è fatta di tre agglomerati urbani distanti tra loro cinque chilometri ciascuno con dislivelli fino a 350 metri di altitudine. Qualcuno chiarisca, se serve anche con le buone maniere, che un Piano Parcheggi è una cosa seria, che può essere un fatto di civiltà e di innovazione positiva se saputo usare, se è, innanzitutto, un Piano. Ad oggi non si vede: strisce bianche di ieri che oggi diventano blu, e strisce blu della mattina che nel corso della giornata diventano bianche. E poi stalli larghi, stalli stretti, stalli lunghi e stalli corti, tutto rigorosamente irregolare in aperto contrasto con il Codice della Strada. E cartelli che indicano la macchinetta per il ticket che girano continuamente da un marciapiedi all’altro quasi fossero meretrici, oggi di qua domani di là, poi di nuovo di qua.
A proposito di macchinette, perché a Enna, e soltanto a Enna, si paga almeno per un’ora e non si può pagare per 20 o 40 minuti? Perché a Enna, e soltanto a Enna, non danno il resto? Come mai? Forse perché, secondo chi le ha messe o vendute, a Enna saremmo tutti scemi?
Può darsi.

Il cosiddetto “Piano Parcheggi” di Enna, una cosa tendenzialmente buona, però sembra essere sfuggita di mano ai locali amministratori. Non vanno criticati. Vanno incoraggiati e aiutati a trovare le giuste soluzioni!