Campo di atletica leggera di contrada Fiumetto a Nicosia
Nicosia - 14/07/2007
Enna 14/07/07 – La Soprintendenza ai beni Culturali ha emesso ordinanza di ripristino dei luoghi in un’area soggetta a tutela paesaggistica, essendo state seguite delle opere abusive all’interno del campo di atletica leggera di contrada Fiumetto, a pochi chilometri da Nicosia. L’ordinanza è stata emessa dal dirigente del Servizio della Soprintendenza, architetto Francesco Santonocito, dal dirigente dell’Unità Operativa IX, architetto Piero Gurgone, e dalla Soprintendente Beatrice Basile, ed indirizzata al presidente della società cooperativa “Cheope”, Felicia La Licata, alla quale la Provincia regionale aveva dato in gestione l’impianto, al sindaco del comune di Nicosia, al presidente della Provincia regionale, alla Procura della Repubblica di Nicosia e per conoscenza all’Assessorato regionale del Dipartimento dei Beni Culturali ed al Ministero dei beni Culturali. Nell’ordinanza si legge che “all’interno dell’impianto è stato realizzato un tracciato costituito da materiale inerte misto granulometrico che si sviluppa all’esterno della pista di atletica leggera, con la rimozione di una parte della recinzione interna, costituita da un muretto di cemento armato con sovrastanti paletti in ferro e rete“, tutte opere ritenute abusive e non autorizzate da alcuno in un’area soggetta a tutela paesaggistica senza la prescritta autorizzazione dell’Ufficio della Soprintendenza ai Beni Culturali. Per la Soprintendenza le “succitate opere abusive risultano modificative dell’impatto esteriore dei luoghi ed arrecano grave pregiudizio alle valenze paesaggistiche dell’area soggetta” per cui la cooperativa “Cheope” ha sessanta giorni di tempo per ricostruire l’originario stato dei luoghi protetti” . Su questa vicenda si erano interessati sia il Coni provinciale che la Federazione Italiana di Atletica Leggera, i quali aveva espresso parere negativo per la realizzazione di una pista di kart accanto a quella di atletica leggera. Il progetto, che non aveva alcun visto del Coni, nonostante il parere negativo è andato avanti, senza che vi sia stato un intervento della Provincia regionale, che avrebbe dovuto fermare a tempo debito l’inizio di lavori non autorizzati da alcuno, visto che sapeva indirettamente dell’inizio di questi lavori, neanche il comune di Nicosia sapeva di questi lavori. Si è dovuta muovere la Soprintendenza ai Beni Culturali per evitare che accanto ad una pista di atletica leggera potesse essere realizzata una pista di kart, che nessuno aveva autorizzato.