Nell’era del WEB 2.0 il sito del Comune di Enna disattende la Legge Stanca

Enna. Ancora un altro sito o portale internet e ancora un’altra occasione mancata per erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistite o configurazioni particolari.

Oggi il primo cittadino ennese ha presentato la nuova veste del sito del Comune. Un grafica accettabile dove si evince il grande sforzo di due giovani precari che hanno dato anima e corpo ad un lavoro non certo facile, supportato da una struttura il Ced del Comune che si è sempre caratterizzato per la professionalità.

Però, da una prima disamina, il nuovo sito internet del Comune di Enna non assolve ai requisiti della Legge Stanca.

Non assolve per esempio (si citano solo alcuni casi) al:

• Requisito n. 1 – che prevede per tutti i siti di nuova realizzazione di utilizzare almeno la versione 4.01 dell’HTML o preferibilmente la versione 1.0 dell’XHTML, in ogni caso con DTD (Document Type Definition – Definizione del Tipo di Documento) di tipo Strict.

• Requisito n. 3 – fornire una alternativa testuale equivalente per ogni oggetto non di testo presente in una pagina e garantire che quando il contenuto non testuale di un oggetto cambia dinamicamente vengano aggiornati anche i relativi contenuti equivalenti predisposti; l’alternativa testuale equivalente di un oggetto non testuale deve essere commisurata alla funzione esercitata dall’oggetto originale nello specifico contesto.

• Requisito n. 18 – Nel caso in cui un filmato o una presentazione multimediale siano indispensabili per la completezza dell’informazione fornita o del servizio erogato, predisporre una alternativa testuale equivalente, sincronizzata in forma di sotto-titolazione o di descrizione vocale, oppure fornire un riassunto o una semplice etichetta per ciascun elemento video o multimediale tenendo conto del livello di importanza e delle difficoltà di realizzazione nel caso di trasmissioni in tempo reale.

• Requisito n. 21 – Rendere selezionabili e attivabili tramite comandi da tastiere o tecnologie in emulazione di tastiera o tramite sistemi di puntamento diversi dal mouse i collegamenti presenti in una pagina.

Sono solo alcuni dei requisiti disattesi della Legge Stanca, auguriamo pertanto ai gestori del sito un buon lavoro di revisione.

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Risponde, prontamente, così il sindaco di Enna, Rino Agnello: “I Tecnici, che con uno sforzo che denota una grande professionalità e serietà nel lavoro, hanno spiegato come questo sito risponda ai requisiti previsti dalla W3C l’organismo mondiale che certifica i siti. E vero il nostro portale non utilizza il linguaggio html piuttosto, in ossequio proprio alla legge Stanca che prevede la possibilità di utilizzare un linguaggio di più nuova concezione per chi rimodula un sito già esistente, utilizza xhtml 1.0 con una DTD transitional. Il nostro portale utilizza l’ultima versione del linguaggio, adatto a rendere più facilmente fruibile il sito ai diversamente abili e a chi utilizza le più svariate piattaforme (CSS2.1) Ogni pagina risponde ai requisiti previsti per legge cosa che, invece, non è sempre così per molti siti che fanno informazione (n.d.r. se il Sig.Sindaco si vuole riferire a ViviEnna, lo invitiamo ad informarsi: non siamo soggetti agli obblighi della legge Stanca). I nostri tecnici hanno provveduto a inserire, pagina per pagine, il validatore, una sorta di bollino che certifica la conformità del sito W3C, verificabile da ciascuno cliccandoci sopra. E nessuno ha di certo dimenticato i diversamente abili. Il sito del comune è, infatti, fruibile dai non vedenti con il programma che aiuta i portatori di questo handicap. Questo senza volere entrare in competizione con nessuno. Il sito del Comune è un sito istituzionale, ancora in fase di sperimentazione che va aggiustato e integrato, ma che ci siamo impegnati a fare funzionare e che servirà a migliorare i servizi offerti dall’Ente anche con l’aiuto di critiche purchè costruttive. Un sito a favore e non contro nessuno”.

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Abbiamo omesso alcune frasi e parole del Sig.Sindaco, il quale forse preso dal nervosismo ha ecceduto nel linguaggio, cui non si addice. Capiamo e Lo scusiamo. Non possiamo esimerci dal dovere rispondere e ritenere chiuso l’incidente non certamente da noi creato. ViviEnna non vuole fare nessuna polemica sul lavoro degli altri ne tantomeno accusa nessuno. ViviEnna ha solo analizzato secondo solo alcuni dei 22 punti della Legge Stanca il nuovo sito del Comune di Enna.

Quello che ha fatto ViviEnna può essere fatto da chiunque abbia dimestichezza con Internet e con tematiche di accessibilità, infatti, con i punti di verifica della legge alla mano, è possibile decidere se un sito rispetta o no i requisiti dettati dalla stessa.

Solo a titolo di precisazione, riteniamo, che il nuovo sito non può essere considerata una rimodulazione del precedente ma sicuramente una nuova realizzazione e pertanto, soggetto alla DTD Strict.

Comunque anche se fosse una rimodulazione del sito esistente, dovrebbe rispettare il punto b) del requisito 1 della Legge che recita:
– “b) per i siti esistenti, in sede di prima applicazione, nel caso in cui non sia possibile ottemperare al punto a) è consentito utilizzare la versione dei linguaggi sopra indicati con DTD Transitional, ma con le seguenti avvertenze:
1) evitare di utilizzare, all’interno del linguaggio a marcatori con il quale la pagina è realizzata, elementi ed attributi per definirne le caratteristiche di presentazione della pagina (per esempio, caratteristiche dei caratteri del testo, colori del testo stesso e dello sfondo, ecc.), ricorrendo invece ai Fogli di Stile CSS (Cascading Style Sheets) per ottenere lo stesso effetto grafico;
2) evitare la generazione di nuove finestre; ove ciò non fosse possibile, avvisare esplicitamente l’utente del cambiamento del focus;
3) pianificare la transizione dell’intero sito alla versione con DTD Strict del linguaggio utilizzato, dandone comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie e al Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione”.

Obiettivamente, non ci sentiamo di dire che tale ulteriore punto sia stato integralmente rispettato.

Rinnoviamo comunque, ai responsabili del sito, un augurio di buon lavoro