Piazza Armerina. Gianluca Cicala, ricercatore, premiato al concorso ‘Polymer Challenge’

Piazza Armerina. Gianluca Cicala, ricercatore di Piazza Armerina presso l’Università di Catania tra i componenti del gruppo che è risultato vincitore al concorso internazionale, nella categoria dei materiali polimerici del premio “ Polymer Challenge “. Un super composito con elevate proprietà meccaniche è alla base del successo nella categoria dei materiali polimerici di Chismatech, la start-up nata a Catania, la Silicon Valley italiana, grazie ad un team di ricercatori che da anni lavorano nel settore dei materiali avanzati. Il team Chismatech si è affermato nella competizione internazionale denominata Polymer Challenge che è promossa annualmente dai distretti tecnologici IMAST e Veneto Nanotech. Chismatech è il risultato di una collaborazione tra i ricercatori Gianluca Cicala e Giuseppe Recca dell’Università di Catania e l’azienda Italcompany, nelle persone del Dott.Ninni Meli e di Salvo Ursino (nella foto la consegna del premio ai dott. Cicala, Recca e Ursino da parte del Prof.Bozio, presidente di Veneto Nanotech). Le novità di questo materiale, che viene definito auxetico (ovvero caratterizzato da un modulo di Poisson negativo, materiale che si allarga invece che contrarsi se sollecitato a trazione), ottenute grazie ad un processo produttivo innovativo basato sulla tecnica di iniezione RTM, sono nella forma e nella composizione del materiale. In pratica, grazie ad una struttura che sostituisce il tradizionale nido d’ape dei sandwich con un un’innovativa struttura chirale ottenuta combinando “elementi circolari opportunamente collegati da ligamenti”, i ricercatori catanesi sono riusciti ad ottenere una materiale che si piega su curvature complesse con grande facilità, ma non formando l’effetto sella che caratterizza le strutture a nido d’ape tradizionali, con proprietà di assorbimento del suono e con elevate capacità di resistenza meccanica. Infinite le sue applicazioni: dalla costruzione di navi, treni alle strutture aerospaziali, fino ad un utilizzo più comune come quello possibile nell’edilizia e in tutte le applicazioni che utilizzano schiume a base poliuretanica. La vittoria del premio Polymer Challenge consentirà ai ricercatori della Chismatech di beneficiare di un contributo di 300.000 euro per avviare l’attività produttiva presso il distretto IMAST nonché, estendere la ricerca su questa nuova classe di materiali e relativi processi tecnologici.

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