Pietraperzia. Gara d’arredamento comunità alloggio handicappati

Pietraperzia. “E’ stata aggiudicata la gara – comunica il vice sindaco Francesca Calì, assessore ai lavori pubblici – per l’arredamento di una comunità alloggio per handicappati. L’impresa aggiudicataria è la ditta Grasso Carmelo con sede in Catania, via Ruilio n. 20, che ha offerto il ribasso del 13,180 %; l’importo dei lavori a base d’asta è stato di 87.649,24 euro. Le ditte partecipanti sono state sette e tutte sono state ammessi alla gara”.
Ha presieduto la gara il capo dell’ufficio tecnico Salvatore Patti, con la presenza dei testimoni Rocco Bongiovanni e Carmelo Giovanni Zarba.
La casa per disabile si trova in Via San Francesco d’Assisi e fu iniziata circa vent’anni; in questi anni vi sono stati parecchi intereventi e quindi fu portata a termine. Con successivo finanziamento si è provveduto all’arredamento ed ora dovrà farsi l’affidamento. La consegna dei lavori fatta dall’ex sindaco Gino Palascino.
In paese a favore dei disabile è stata fondata l’associazione “Disabile Galilea” il cui presiedente è Mimmo Tramontavano, che da tempo ha seguito il cammino della realizzazione della casa ed anche dell’arredamento.
“Questa meta – dichiara il presidente Mimmo Tramontana – è una realtà che certamente darà svolta per i diversamente abili del nostro paese. La nostra associazione “Disabili Galilea” si pone l’obiettivo di far crescere la consapevolezza dei diritti delle persone diversamente abili, al fine di rendere effettiva la loro uguaglianza e la partecipazione in tutti i campi operativi della persona umana. Si tratta di aiutare i disabili verso una dinamica e corretta integrazione nell’ambiente sociale della nostra comunità. Una concreta attenzione viene data anche al bisogno informativo e formativo delle famiglie dei disabili, impegnando in modo prioritario tutte le agenzie di socializzazione, affinché siano migliorate le condizioni psico-fisiche e sociali di ogni singolo individuo disabile. Abbiamo attuato momenti di aggregazione e comportamenti di vita improntati all’integrazione, alla collaborazione e al rispetto della dignità propria e quella altrui. Dell’associazione – fanno parte sia i disabili, come coloro che vogliono fare volontariato. Già si è costituito il primo nucleo in cui siamo una ventina di persone”.
Giuseppe Carà