EnnaEuno (Ato Rifiuti) sarà messa in liquidazione

Enna. La Società EnnaEuno (Ato Rifiuti) sarà messa in liquidazione con l’esercizio provvisorio dell’attività di impresa, almeno sino al giugno del 2009. E’ stata questa la decisione dei sindaci nel corso dell’assemblea, riunitasi nella sala provinciale della giunta. Una decisione, che nasce dagli effetti negativi che la sentenza dei giudici del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha emanato, a seguito del ricorso presentato dall’Assoutenti. Nella sostanza annullate le tariffe del 2006/2007, salta l’affidamento a Sicilia Ambiente per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e salta pure l’affidamento del servizio di riscossione alla società Serit. L’assemblea dei sindaci avrebbe dovuto approvare il bilancio del 2007, ma la situazione finanziaria presentava un buco enorme vale a dire, un milione di euro, valore superiore al capitale sociale, per cui è stato necessario mandare in liquidazione la società EnnaEuno e la nomina dei commissari per la liquidazione della società. Inoltre c’era da affrontare il problema della sentenza del Cga, che manda tutto a gambe all’aria. La decisione di mettere in liquidazione la società è stata presa all’unanimità da parte dei 18 sindaci presenti, e lo stesso dicasi anche per l’esercizio provvisorio delle attività d’impresa, almeno sino al 30 giugno di quest’anno, perché il servizio di raccolta dei rifiuti è un servizio importante e necessario. L’assemblea ha anche deciso di nominare commissari liquidatori della società gli stessi componenti del consiglio di amministrazione dell’Ato Rifiuti. Si prevede per la prossima settimana un’altra riunione dell’assemblea dei sindaci per effettuare alcune determinazioni, a cominciare dall’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. “A questo punto cercheremo di risolvere il problema,affidando, anche se in via temporanea, e per sei mesi, il servizio di raccolta dei rifiuti e di raccolta differenziata a Sicilia Ambiente – ha dichiarato il geometra Salvatore Ragonese, presidente del Cda – soprattutto perché è la società che è in grado di offrire servizi efficienti con una certa immediatezza, nel frattempo si preparerà la documentazione per la indizione di una gara di appalto ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti”. E’ chiaro che sono in molti ad aspettare il dispositivo della sentenza dei giudici del Cga perché si vogliono sapere modi e tempi, quali sono i divieti, quali le concessioni all’Ato Rifiuti, che tra l’altro deve affrontare il problema delle tariffe. Se sono state respinte le tariffe del 2006/2007, significa che si dovranno applicare le tariffe del 2005 e non quelle del 2003 perché quest’ultima è una tassa comunale (Tarsu), quindi priva del 10 per cento di Iva e del 3 per cento destinato alla Provincia regionale.

«Giuridicamente e finanziariamente Sicilia ambiente, a seguito della sentenza dei giudici del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo non è nelle condizioni di poter proseguire nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e nella raccolta differenziata». Esordisce così il presidente di Sicilia Ambiente, Rosario Agozzino, che ieri mattina, assieme al responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Roberto Palumbo, si è recato in prefettura, dove è stato ricevuto dal viceprefetto vicario, Giuseppina Di Dio Datola, al quale ha comunicato che la società non era più nelle condizioni di poter proseguire il servizio in quanto destabilizzata dalla decisione del Cga palermitano. Tra l’altro sul piano finanziario la società si trova in grande difficoltà tanto è vero che in alcuni comuni non c’era la possibilità di attivare gli autocompattatori per la raccolta dei rifiuti in quanto mancava la nafta per farli partire.
Il problema è sicuramente grave e da affrontare con una certa immediatezza perché qui ci sono problemi di carattere igienico-sanitario che non possono essere trascurati, bisogna evitare che l’intera provincia diventi una grande pattumiera. «La sentenza del Cga ci mette in condizioni finanziarie negative – prosegue Agozzino – perché gli enti che prima concedevano anticipazioni ora non lo faranno più, così come la gente non andrà a pagare le bollette del 2006/2007, anche se prima o poi lo dovrà pagare, anche se in forma ridotta, mentre a chi ha pagato, spetterà la restituzione di quello che ha pagato in più. Ma da subito, su questo argomento ci vuole chiarezza, perché il servizio deve continuare». Esiste una possibilità che il Cda, ora commissari liquidatori, vorrebbe affidare anche se in via temporanea il servizio a SiciliaAmbiente, sino a giugno 2009.
«E’ sarebbe la cosa più giusta, la soluzione più idonea – precisa Agozzino – in quanto la società è già nel servizio, ma la stessa società deve essere messa in condizioni, sul piano finanziario, di poter continuare il servizio nel migliore dei modi, e per farlo ci vogliono i soldi. Si potrebbe sperare ancora una volta in un intervento della Regione Siciliana. Per quanto riguarda la bolletta 2008, quella che abbiamo chiesto è un’anticipazione in attesa che venga fissata la tariffa da parte dei consigli comunali o dell’assemblea dei sindaci; ma nelle more il servizio è stato fatto, quindi bisogna pagarlo, per proseguire c’è bisogno di ulteriori soldi che possono venire soltanto dal pagamento delle bollette».