Emergenza idrica a Enna, Spirito Santo a secco

Acqua ravanti e ventu darrè’ è il detto siciliano che sembra sintetizzare la settimana che ci accingiamo a completare. Alle giornate di vento si sono infatti affiancate giornate in cui l’acqua ci ha ricordato di essere una risorsa veramente preziosa, anche per una provincia dei laghi come la nostra.

Spirito Santo e Mulino a Vento a secco

E però, per alcuni, sembra essere ancora più preziosa. Nel momento in cui stiamo scrivendo (ore 15,50), l’erogazione non è stata ripristinata nel quartiere dello Spirito Santo (Via Piave etc.) e già si parla di nuova interruzione. Dalle segnalazioni dei lettori di ViviEnna anche la zona Mulino a Vento è a secco.

Gli addetti ai lavori ci hanno fatto sapere che per motivi di pressione i residenti di quel quartiere dovrebbero vedere scorrere l’acqua dai rubinetti a partire dalle 17,00. Ci è stato pure riferito che l’autobotte che si trova in piazza Europa è sempre disponibile per riempire vasche e bidoni.

Le differenze nell’erogazione

In sostanza, nella medesima città, si registrano differenziazioni nella somministrazione delle risorsa idrica che stanno superando anche le 24 ore. Bene, se così stanno le cose non possiamo che prenderne atto e tuttavia ci piacerebbe sapere se dobbiamo ricorrere alla mitologia greca per spiegare ciò che sta
accadendo ovvero se possiamo fare riferimento ad una specifica disciplina più contemporanea che regolamenti questa casistica.

Ipotesi indennizzo

Non sarebbe cosa buona e giusta che a fronte di un costo dell’acqua tra i più alti d’Italia, l’ente gestore del servizio comunicasse ufficialmente se ricorre la fattispecie prevista nella “carta dei servizi” per il mancato rispetto degli standard specifici e di qualità con conseguente corresponsione di un indennizzo automatico ai citati utenti della parte alta della città?

Foto tratta da ilbolive.unipd.i