Enna: Primo corso di studi politici e culturali

Enna. Prolusione e saluto agli studenti, oggi, alle ore 17, presso la sala “Cerere” di palazzo “Chiaramonte” al I° corso di studi politici e culturali dell’Accademia nazionale della politica dal titolo: “Etica, Politica ed Economia- Il fallimento del mercato, il ritorno al reale e i nuovi scenari politici”. Interverranno esponenti istituzionali locali, regionali, nazionali e del mondo della cultura, i presidenti dell’Accademia di Agrigento, Ragusa e Trapani. Il corso, presieduto da Riccardo Fiscella, si svilupperà in sei lezioni che avranno inizio sempre alle ore 17 a sala Cerere. Saranno così strutturate: Venerdì 13 Febbraio- “Etica religiosa e capitalismo. La dottrina sociale della chiesa e il welfare state”; Venerdì 27 Febbraio-“La società liquida: Crisi morale, precarietà del lavoro, Crac finanziari e nuove povertà”; Venerdì 13 Marzo -“Ripensare il sistema. Il primato della politica. Etica e cultura meritocratica”; Venerdì 24 Aprile –“Le frontiere del conflitto politico e le ipotesi di cambiamento: Giustizia e sicurezza”; Venerdì 8 Maggio- “L’istruzione: non solo conti pubblici ed occupazione. La famiglia, gli studenti, i docenti e l’emergenza educativa”; Venerdì 29 Maggio- “Il Sud e l’Europa, la vera sfida: Merito, sicurezza, federalismo fiscale, efficienza e rigore”. L’anno accademico si chiuderà il 13 giugno con la consegna degli attestati. “L’Accademia Nazionale della Politica –dice il presidente Fiscella-, è un Istituto di Cultura riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, già attivo dal 1997 ed ufficialmente costituito nel gennaio del 2000, senza scopo di lucro, con personalità giuridica, sede centrale a Palermo e sedi distaccate ad Agrigento, Trapani, Ragusa ed Enna. L’Accademia –sottolinea Fiscella- è nata dall’impegno di un gruppo di giovani desiderosi di colmare l’assenza di dibattito, ricerca e studio intorno ai temi della politica e ai rapporti tra questa e l’etica, la cultura, l’arte, la storia, l’economia, la giustizia, la religione. Noi crediamo infatti che dalle scelte conseguenti e coerenti di una nuova classe dirigente che intendiamo coinvolgere e formare su questi grandi temi dipenda l’esito del nostro futuro più prossimo e a tal fine rivendichiamo rigore ed efficienza nella gestione della cosa pubblica per ridurre sprechi, privilegi e clientele. Solo così –conclude Fiscella- si potrà restituire credibilità ed autorevolezza alla politica e forse anche i nostri giovani ritorneranno a sperare ed avranno un motivo in più per non andare via dalla loro terra”.

Pietro Lisacchi