Piazza Armerina. Tre arresti per l’omicidio di Giuseppe Avvenia avvenuto il 3 ottobre, uno colpevole di tre omicidi era in stato di libertà

Nelle prime ore della mattinata odierna, personale della Squadra Mobile, del Commissariato P.S. di Piazza Armerina e dei Carabinieri della Compagnia dello stesso Centro, ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta di questa Procura della Repubblica, traendo in arresto i responsabili, a diverso titolo, dell’omicidio di Avvenia Giuseppe, nato a Piazza Armerina il 21.07.1971, con precedenti penali in materia di armi, reati contro la persona, stupefacenti ed altro, già sorvegliato speciale di P.S. Fatti avvenuti a Piazza Armerina intorno alla mezzanotte fra il 2 e il 3 ottobre scorsi.

Invero, nelle prime ore susseguenti al rinvenimento del cadavere, nel corso degli accessi in alcune abitazioni del quartiere interessato dal sopralluogo del personale specializzato, finalizzati a raccogliere le testimonianze degli abitanti della zona, l’attenzione del personale veniva richiamata da un uomo che asseriva di avere rilevato qualcosa di anomalo all’interno del sottotetto di un garage nella sua disponibilità.

Intervenuto sul posto personale di questa Squadra Mobile, del Commissariato di Piazza Armerina e dei Carabinieri di quella Compagnia, veniva rinvenuto, pendente da una finestra/lucernaio, recante chiari segni di scasso, un sacchetto di plastica contenente un passamontagna, un guanto in lattice, una maglia tipo lupetto, un giubbotto smanicato, un revolver nero con ancora inseriti 6 bossoli senza ogive, e alcune cartucce dello stesso calibro compatibile con l’arma rinvenuta.

Inviati i reperti al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Palermo, Sezione Biologia, e al Servizio di Polizia Scientifica di Roma, per l’analisi dei materiali, la ricerca d’impronte latenti, la balistica ed i residui dello sparo, venivano, altresì, intraprese indagini tecniche a carico di alcuni sospettati.

All’esito di tale intensa attività d’indagine sono emersi incontrovertibili elementi di colpevolezza a carico di: La Rosa Giuseppe, nato Piazza Armerina il 16/02/1970, ivi residente, operaio, pregiudicato, ritenuto essere l’esecutore materiale del delitto; La Rosa Roberto, nato ad Abbiate Grasso (MI) il 28/03/1975, residente in Piazza Armerina, operaio, pregiudicato, sospettato di avere eseguito l’omicidio, in concorso col predetto Giuseppe, suo fratello; Consoli Aldo, nato a Piazza Armerina il 18/03/1954, pluripregiudicato, ritenuto l’ideatore e mandante dell’omicidio.

Consoli è stato già riconosciuto responsabile di tentato omicidio a Milano il 25 agosto 1978, di omicidio a Roma il 12 marzo 1984, di duplice omicidio a Milano il 3 aprile 1991; riconosciuto sempre incapace d’intendere e di volere, dopo essere stato internato più volte, prima presso il manicomio criminale, poi presso vari ospedali psichiatrici giudiziari, da tempo, si trova in stato di libertà.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, sono state svolte, congiuntamente, dalla Squadra Mobile, dal Commissariato P.S. di Piazza Armerina e dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina. Determinante l’apporto fornito dalla Polizia Scientifica, in particolare dal Gabinetto Regionale di Palermo – indagini biologiche, che ha permesso di risalire al DNA del killer.

Dopo gli adempimenti di rito, gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Enna.