Enna. “Siamo arrivati alla fine,non ce la facciamo più”; “Prima di tutto da salvaguardare la nostra dignità”; “Ogni nostro diritto è stato calpestato”. Sono stati questi e tanti altri i cartelli esposti, ieri mattina e per l’intera giornata, dai dipendenti amministrativi di “Sicilia Ambiente”, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, che dall’assemblea permanente all’interno della sede di Sicilia Ambiente, si sono trasferiti in piazza Garibaldi (Prefettura) per far conoscere a tutti il loro stato di grave disagio, tenuto conto che la maggior parte non riceve stipendio da cinque mesi, oltre alla tredicesima. La manifestazione davanti il palazzo della Provincia ha voluto essere l’ennesima protesta per una situazione che è veramente diventata insostenibile, tenuto conto che questi lavoratori non solo non ricevono stipendi da settembre, ma vi è il rischio, che tra qualche settimana possano trovarsi senza soldi e senza lavoro. Molto dipende dalla conferma o meno dell’incarico del servizio di raccolta dei rifiuti a Sicilia Ambiente, che sarà deciso dall’assemblea dei sindaci, lunedì prossimo, che si riunirà proprio per decidere cosa fare nel campo dell’emergenza rifiuti, quali possono essere le iniziative da intraprendere per cercare di salvare questa situazione. La protesta è stata fatta ieri per l’intera giornata perché proprio nella tarda serata si è riunito il tavolo tecnico, sotto la presidenza del presidente della Provincia, Pippo Monaco, presenti i presidenti di Ato Rifiuti, Ragonese, SiciliaAmbiente, Agozzino, rappresentanti sindacali, responsabili dell’Associazione Assoutenti.