Enna: Protestano i lavoratori di igiene ambientale

Enna. I lavoratori di igiene ambientale che operano nel capoluogo ennese, accompagnati dai rappresentanti sindacali, ieri mattina, si sono portati nel gabinetto del sindaco, Rino Agnello, per chiedere un suo intervento finanziario, che consenta di avere delle anticipazioni sulle spettanze arretrate, tenuto conto della grave situazione in cui si trovano lavoratori e famiglie. Ci sono stati momenti di tensioni, che sono stati smussati dagli interventi concreti che il sindaco Agnello ha evidenziato, compresa una lunga ed articolata telefonata con l’ingegnere Raciti dell’Agenzia regionale dei rifiuti, dal qaule si è saputo che è in fase avanzata la concessione dal fondo di rotazione di un contributo straordinario, che era stato richiesto dall’Ato Rifiuti, e che si aggira intorno ai 9 milioni e mezzo di euro, mentre sul contributo ordinario di dieci milioni, la documentazione, pur essendo pronta, è rimasta negli uffici dell’Ato Rifiuti in quanto deve ancora essere votato dall’assemblea dei sindaci, che è stata convocata per venerdì 27 febbraio. Tornando ai lavoratori del capoluogo si spera che ad inizio della prossima settimana possa arrivare un’anticipazione del comune capoluogo, una piccola boccata di ossigeno visto che gli stessi ancora devono ricevere gli stipendi da dicembre e la tredicesima. Il sindaco Agnello questa mattina ne dovrà parlare con i componenti la giunta per stabilire l’entità dell’anticipazione da erogare all’Ato Rifiuti e poi da questo finire nelle tasche dei lavoratori nel più breve tempo possibile. Comunque lo stesso ha promesso a lavoratori e rappresentanti sindacali che qualcosa la giunta farà perché comprende benissimo le difficoltà che gli stessi stanno vivendo. La situazione, in tutta la provincia, di questi lavoratori è particolarmente delicata perché di soldi ce ne sono pochi e non si sa da dove prelevarli, a meno che i sindaci non procedano ancora una volta alle anticipazioni che li riguarda da vicino.
“I dipendenti dell’ATO “EnnaEuno”, riunitisi in assemblea sindacale, hanno manifestato la loro preoccupazione per la grave situazione in cui versa la società ed hanno espresso la speranza che il collegio dei liquidatori possa svolgere il suo compito al fine di non liquidare, assieme alla società, anche le professionalità di quanti vi operano per svolgere compiti all’interno dell’Ato. Intanto hanno espresso piena solidarietà nei confronti dei dipendenti di “Sicilia Ambiente”, che si trovano in grande difficoltà con cinque mesi di stipendio non pagati. In un documento, votato all’unanimità, hanno offerto e richiesto la massima collaborazione e l’assunzione di responsabilità di quanti partecipano a vario titolo alla vicenda dell’Ato. Gli stessi hanno anche fatto presente che dal mese di settembre non percepiscono la remunerazione che spetta loro. E’ stata fatta una richiesta al collegio dei liquidatori della società, che rappresenta l’Ato di esercitare il suo ruolo così da fare cessare da subito l’usanza antisindacale ed incivile per cui i soci-sindaci pagano, al netto dei contributi, illegittimamente sostituendosi all’Ato, soltanto le spettanze agli operatori ecologici dell’Ente Gestore in spregio alla dignità del lavoro degli impiegati. I soci versino le quote di loro spettanza all’Ato che poi svolgerà il suo compito con equità e giustizia, dando priorità al pagamento degli stipendi, così invertendo la rotta sin ad ora usata. I dipendenti dell’Ato “EnnaEuno” non dichiarano “guerra” ad alcuno, ma si dichiarano fortemente “incavolati ” per come sin ora sono stati trattati e nel contempo ricorda che esiste e che vale per chiunque il principio della reciprocità del rispetto, secondo il quale merita rispetto chiunque mostra rispetto. Inoltre “auspicano corrette relazioni sindacali senza tentativi di scavalco o d’ignorare, che esistono per essere coltivati nell’interesse, che si presume essere comune e reciproco, della difesa di tutti i posti di lavoro e dell’attività della Società, o Ente o Consorzio, chiamata, o che sarà chiamata, a gestire l’Ambito Territoriale Ottimale con il transito di tutto il personale che già vi lavora. I dipendenti auspicano, infine, di trovare solidarietà concreta tra le forze sane della politica e del sociale al di là di preconcetti ideologici e del facile sfascismo imperante e danno mandato ai segretari provinciali sindacali ed ai Rappresentanti sindacali aziendali di sostenere quanto contenuto nel documento approvato ed inoltre danno mandato agli stessi Segretari di consultare il legale del sindacato al fine di fargli predisporre nel giro di alcuni giorni un atto-diffida nei confronti della società e dei suoi soci per il pagamento di ogni spettanza arretrata ivi inclusi tutti i versamenti contributivi e previdenziali vari.