Enna. Cantieri lavoro per disoccupati. Elio Galvagno presenta disegno di legge all’ARS

Enna. Duemila cantieri di lavoro in tutti i Comuni dell’Isola, con il coinvolgimento di circa 34.000 disoccupati tra operai comuni, operai qualificati e tecnici. E’ questo l’obiettivo del disegno di legge che prevede un “Piano straordinario di investimenti per i cantieri di lavoro, presentato dai deputati regionali del Pd, Elio Galvagno e Salvatore Termine.
“Di fronte alla grave crisi economica, che sta producendo effetti drammatici nella nostra regione più che altrove, – dice Elio Galvagno – abbiamo il dovere di individuare strumenti in grado di contrastare subito la disoccupazione, avviando opere che siano immediatamente cantierabili, oggi più che mai necessarie ed indispensabili alla ripresa dell’economia locale”.
D’altra parte “la ricetta proposta dal Governo nazionale, che ha stanziato circa 2 miliardi per la realizzazione di grandi opere in Sicilia, appare quanto mai inadeguata ad affrontare con immediatezza le difficoltà che la crisi economica sta producendo in Sicilia, soprattutto nel campo dell’edilizia, con gli appalti che crollano ed il boom della cassa integrazione”. Secondo le più recenti indagini, infatti, la cassa integrazione, richiesta dalle imprese edili rimaste senza lavoro, è cresciuta nell’ultimo bimestre del 40%, sebbene vi sia un elenco interminabile di opere medio-piccole e immediatamente cantierabili che attendono di essere realizzate in Sicilia. L’industria delle costruzioni, in particolare, secondo il Report Sud presentato in questi giorni a Palermo dal Centro Diste della Fondazione Curella, si è attestata a -1,8% nel 2008 a fronte del +1,3% del 2007. In questo quadro la disoccupazione di lunga durata nella nostra regione si attesta sul 60%, il dato più alto tra le regioni italiane, così come il tasso di disoccupazione giovanile che è del 37,2%. Il totale dei disoccupati in Sicilia ha raggiunto ormai quota 883 mila (dati SVIMEZ). Mentre l’indice che misura la popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà è del 31,8%, il dato anche questo più alto a livello nazionale.
“Si tratta di uno scenario drammatico- continua l’On. Galvagno, firmatario del disegno di legge che darebbe una boccata d’ossigeno ad oltre trentamila disoccupati – che dimostra come, in un momento di tale difficoltà economica per centinaia di migliaia di famiglie, più che le grandi opere a venire, per fronteggiare la profonda crisi occupazionale e l’emorragia di posti di lavoro, servono misure idonee ad avviare immediatamente cantieri di lavoro e di servizio per riqualificare le città ed il territorio, utilizzando tutte le risorse disponibili dei fondi regionali, statali e comunitari”. Il richiamo è, tra l’altro, al miliardo di euro di risorse disponibili dei fondi GESCAL e dagli accordi di programma quadro stipulati fra il 2000 ed il 2007, che la Regione può attivare immediatamente.
“La Sicilia – dice il deputato del Pd – non può continuare ad attendere strade, autostrade, raddoppi ferroviari e case. E’ verosimile che dette opere porteranno una grande quantità di lavoro alla nostra regione, ma, purtroppo, ciò non avverrà in tempi brevi. Oggi, prima che l’intera regione collassi, occorre agire” ed il disegno di legge proposto si muove in questa direzione, attivando i cantieri di lavoro ed affidandone la gestione agli enti locali per opere immediatamente cantierabili. “Opere certamente “meno faraoniche” di altre programmate, ma indubbiamente più idonee a produrre un immediato sollievo all’economia e alle migliaia di disoccupati, in coerenza, tra l’altro, alle politiche di inclusione sociale raccomandate dall’unione europea”.
Quello dei cantieri di lavoro è uno strumento già sperimentato, che gode del favore delle Amministrazioni locali che negli anni passati ne hanno fatto uso, con risultati positivi di cui viene conservata memoria ancora a distanza di anni. “L’impiego di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro, – dice ancora Elio Galvagno – rappresenta oggi uno strumento importante che, se integrato ad altri progetti, può offrire una esperienza di lavoro concreta, una occasione di formazione e, nello stesso tempo, diventare l’unico strumento di ammortizzatore sociale che permetta agli enti locali di avviare disoccupati al lavoro o di sostenere le persone in una fase economica assai difficile”. .
I vantaggi che scaturiscono dalla istituzione dei cantieri regionali di lavoro sono molteplici. Innanzitutto a favore dei Comuni, che avranno la possibilità di realizzare piccole opere di manutenzione o altri lavori edili sul proprio patrimonio immobiliare, sopperendo ad una ormai cronica carenze di risorse finanziarie nelle casse comunali. E soprattutto a beneficio delle molteplici tipologie di soggetti che potranno fruire dei vantaggi connessi all’istituzione dei cantieri di lavoro, considerando che nel processo potranno essere coinvolti tecnici laureati o diplomati, per la fase della progettazione e per la direzione dei lavori, imprese fornitrici (materiali edili, infissi, materiale elettrico ecc) imprese di noleggio per le attrezzature, imprese di trasporto per il trasporto dei materiali di risulta, operai qualificati e manovalanza comune.
“Nella nostra Provincia – dichiara l’On. Termine, cofirmatario del disegno di legge -in caso di approvazione del provvedimento, avremmo nel 2009 102 cantieri di lavoro e vi potrebbero lavorare oltre 1500 operai per più di 70 giornate lavorative ciascuno, con un finanziamento totale di oltre 11 milioni di euro”
“Tutto ciò – conclude Elio Galvagno – senza creare nuove forme di precariato e facendo fronte in maniera concreta alla disoccupazione imperante, che sta producendo anche una preoccupante ripresa del fenomeno dell’emigrazione, con il conseguente spopolamento specialmente dei piccoli comuni dell’isola”.