Enna. Presidente Consiglio comunale su federalismo possibile

Enna. Presso la Torre di Federico si è svolta una tavola rotonda dal tema “La federazione europea come antidoto alla crisi mondiale. Il ruolo delle regioni e degli enti locali per un federalismo possibile”. L’incontro che si inserisce tra le tante iniziative della settimana Europea Federiciana “ Federico II e il sogno europeo”, ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici e della cultura. Il Presidente del Consiglio comunale ennese, Paolo Gargaglione, intervenendo nel dibattito ha così espresso il suo pensiero: “Ritengo che tale iniziativa se adeguatamente sostenuta dalle istituzioni locali possa diventare una concreta opportunità di sviluppo turistico, oltre ovviamente a rappresentare un momento di forte crescita culturale per la nostra Città.
Entrando nel merito del tema della tavola rotonda ho focalizzato la mia attenzione sul ruolo degli enti territoriali per un federalismo possibile, partendo dall’idea che il federalismo debba costituirsi sul pluralismo di sovranità territoriali ed istituzionali, presupponendo un processo che parta dal livello locale ed arrivi a quello europeo.
Per fare un esempio concreto penso che una sana ed oculata programmazione dei fondi europei non possa prescindere dal preventivo coinvolgimento delle autonomie locali che rappresentano l’avamposto istituzionale per eccellenza e conoscono meglio di chiunque altro i veri bisogni del territorio.
In quest’ottica gli enti locali, con in testa i suoi amministratori, dovranno svolgere a mio avviso un ruolo di cerniera tra le comunità amministrate e l’UE che ancora ad oggi viene considerata dai nostri cittadini come un’entità astratta e distante.
La sfida che dovremo saper cogliere non si ferma solo all’attuazione del federalismo istituzionale, ma ci dovremo fare trovare pronti agli effetti che produrrà nei prossimi anni la legge appena approvata dal parlamento nazionale sul federalismo fiscale.
Un provvedimento che nasce dall’esigenza di dover razionalizzare la spesa pubblica e che si fonda su due principi cardini il primo è il passaggio dalla spesa storica al costo standard, il secondo è quello dell’introduzione dell’autonomia impositiva a livello di Regioni ed Enti Locali.
Il rischio che si corre è che se non ci saranno adeguate misure di perequazione, inevitabilmente il divario tra il nord del Paese tradizionalmente più ricco ed il sud aumenterà, con il risultato che i nostri concittadini si vedranno privati di diversi servizi”.