Regalbuto. Operai Francis annunciano sciopero

Regalbuto. A seguito dell’assemblea tenutasi nel pomeriggio di lunedì 29 giugno, i lavoratori delle cinque imprese del Gruppo Francis iscritti alla Filcem- CGIL di Enna hanno deciso di iniziare un periodo di sciopero, che partirà da venerdì 3 luglio. I lavoratori contestano la decisione dei vertici delle aziende di non ricorrere allo strumento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria ma di ricorrere direttamente alla mobilità, con la chiusura dei reparti produttivi. Inoltre gli operai non ricevono lo stipendio dal mese di aprile e questo ha portato molte famiglie regalbutesi ad affrontare una situazione di grande difficoltà. Intanto continuano ad arrivare le lettere di preavviso di licenziamento. Ai licenziamenti effettuati nelle scorse settimane si sono aggiunti altri 3 per la Tecnosnorkles, 3 per la Francis S.p.A. e 4 per la Plarise. Tra i licenziati anche una lavoratrice che è attualmente in maternità. Con il passare dei giorni si allontanano sempre di più le speranze di un ricorso alla cassa integrazione e quindi della non chiusura dei reparti produttivi. Molti lavoratori sostengono che la chiusura potrebbe essere evitata e che manca la volontà dell’azienda, che terrà comunque aperta la commercializzazione di prodotti d’importazione. Molti operai sostengono che nelle scorse settimane sono arrivati diversi container pieni di materie prime, che non si riusciranno a smaltire entro il mese di agosto. La scorsa settimana i vertici dell’impresa erano stati convocati al cospetto del Prefetto e del Presidente della Provincia, in assenza dei lavoratori. Durante l’incontro il rappresentante dell’impresa aveva ribadito la volontà di non ricorrere alla cassa integrazione e le difficoltà dovute all’assenza di commesse e alla impossibilità di accedere al credito bancario. I lavoratori, che avevano chiesto già, con una lettera datata 19 giugno, un incontro con le istituzioni, hanno lamentato la mancata convocazione presso la Prefettura. “Da giorni chiediamo un incontro ad Enna presso la Prefettura che fino ad ora non è stato organizzato” – ci ha detto Vincenzo Sinagra, rappresentante dei lavoratori CGIL – “Le istituzioni hanno incontrato l’impresa e ci hanno dato tempi molto lunghi per un incontro con noi. Ma il tempo che passa potrebbe essere fatale. La situazione è grave e richiede un intervento immediato. Speriamo che le istituzioni dimostrino la loro vicinanza ai lavoratori e non continuino ad essere lontane ed indifferenti”.
Maria Cristina Roccella