Arrestato in spiaggia a Capaci ladro residente a Piazza Armerina
Enna-Cronaca - 05/07/2009
Capaci (Palermo). Ieri sera, verso le 19.00, i numerosi bagnanti ancora si godevano il caldo sole di luglio lungo la costa, in cui vi sono stabilimenti balneari e tratti di spiaggia libera, tra Isola delle Femmine e Capaci. A cercare di lasciare un brutto ricordo delle vacanze a qualche ignaro villeggiante due malintenzionati, entrambi palermitani, che, approfittando della distrazione e, a volte, anche della sprovvedutezza, avevano asportato da borse e zainetti lasciati incustoditi sulla spiaggia beni ed effetti personali, di valore. Grazie al dispositivo di prevenzione “estate sicura” disposto dal Colonnello Teo Luzi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, per tutto il periodo estivo, di intensificazione dei controlli e delle pattuglie nelle località interessate a flussi vacanzieri, il brutto ricordo è rimasto ai malfattori. I due mentre cercavano di allontanarsi dalla spiaggia, per dileguarsi con la refurtiva, sono stati notati da una pattuglia della Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Carini, in servizio di perlustrazione nel tratto di lungomare: i due militari si sono insospettiti per l’atteggiamento “guardingo”, tenuto dai due ed hanno deciso di fermarli e procedere ad un controllo più approfondito. Subito è stato chiaro ai militari dell’Arma che qualcosa non tornava, ed i sospetti si sono tramutati in certezze quando si è avvicinata una bagnante che ha riconosciuto alcuni effetti personali che le appartenevano e che non aveva trovato più accanto all’asciugamano dopo un tuffo in acqua per rinfrescarsi.
Roberto Pellicano classe 1970 di Palermo e Giacomo Ficarrotta classe 1976 residente in Piazza Armerina, entrambi con molti precedenti penali alle spalle per reati contro il patrimonio e la persona, sono stati quindi condotti in Caserma a Carini. Qui è stato fatto un inventario di tutta la refurtiva, che i due ladri “da spiaggia” avevano accumulato “visitando” almeno 4 bagnanti, tra cui alcuni oggetti di valore: un bracciale con diamanti; orologi di marca; telefoni cellulari di ultima generazione; occhiali da sole; diverse centinaia di euro in contanti; ma anche effetti personali, documenti, portafogli, chiavi di casa e di auto/moto. A presentare denuncia al Comando Compagnia Carabinieri di Carini si sono presentate le quattro persone, meravigliate di rientrare in possesso in un tempo così celere di tutta la refurtiva, anche se alcuni oggetti denunciati come rubati non sono stati ritrovati. L’ipotesi dei militari è che ci possa essere fosse un altro complice oppure che parte del bottino fosse stato nascosto precedentemente all’intervento dei Carabinieri. Dopo la notte in camera di sicurezza i due arrestati domattina affronteranno il processo per direttissima dinanzi il Tribunale di Palermo.
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