Nicosia: Proposta per la Nord-Sud intitolarla “la strada dei tre Pini”
Enna-Cronaca - 08/08/2009
Enna. “Una volta completata la si potrebbe chiamare anzicchè Nord-Sud “la strada dei tre Pini”. E’ una proposta avanzata dal Centro studi “Antonio Romano” che riconosce l’impegno e il ruolo determinante che hanno avuto gli ex sindaci di Leonforte e Nicosia, Pino Sammartino e Pino Castrogiovanni, e il funzionario dell’Anas Pino Villani, deceduto nove anni fa, nel portare a compimento, nonostante le numerose difficoltà e polemiche, tutti i progetti della strada Nord-Sud. Progetti che a suo tempo furono resi esecutivi e cantierabili con i relativi nulla osta completi e che oggi hanno permesso di finanziare tutti i lotti che da Nicosia portano allo svincolo dell’autostrada Palermo-Catania. “Renderemo omaggio con una cerimonia –hanno detto il presidente e il vice presidente del Centro studi Romano, Mario Orlando e Antonino Occhipinti- alla tomba del tecnico dell’Anas Pino Villani, il quale non contividendo lo studio dei progettisti incaricati per il tratto menzionato propose una variante al progetto che avrebbe consentito una riduzione del tracciato di circa sette chilometri”. Depositario della proposta alternativa di Villani fu il Centro studi, che grazie ai due ex sindaci Sammartino e Castrogiovanni, guardando l’interesse collettivo, la recepirono e chiesero, non senza polemiche, la modifica all’Anas e all’assessorato al territorio della Regione. “Alla fine degli anni 80 –raccontano Orlando e Occhipinti- fu redatto un primo progetto di massima per collegare Santo Stefano di Camastra a Gela. L’itinerario prevedeva l’innesto a Mulinello per proseguire verso Dittaino e da qui ritornare nella contrada Cavalcatore e quindi, dopo essersi arrampicato verso Assoro, ridiscendere poi a valle. Il suggerimento di Villani prevedeva, invece, una diversa direttrice: da Mulinello-Piano Comune-Stazione di Pirato- Torrente Crisa-Contrada Tumminello a valle della Granfonte di Leonforte (con bretella di collegamento per i comuni di Leonforte, Assoro e Nissoria) –Galleria Monte La Guardia. Tale proposta alternativa di Villani ha consentito non solo una riduzione del tracciato di circa sette chilometri che in termini economici, in tale contesto geomorfologico, si traduce in un risparmio di oltre 200 miliardi delle vecchie lire, ma ha eliminato anche un pericolosissimo tratto in salita, con la relativa corsia aggiuntiva di arrampicamento riservata ai mezzi pesanti, oltre che all’attraversamento di terreni instabili e franosi”.
Giacomo Lisacchi