Scala mobile/Enna. Per chiedere proroga Amministratori a Palermo

Enna. Questa mattina il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, e l’assessore comunale all’Urbanistica, Angelo Spampinato, saranno a Palermo presso l’assessorato regionale al territorio ed ambiente per affrontare il problema della scala mobile, del parere positivo espresso dalla sezione che si interessa dell’assetto del territorio e difesa del suolo, diretta dall’ingegnere Sansone, e che ha espresso, giustamente, parere positivo, ma con prescrizioni nel momento in cui c’è da redigere il progetto definitivo della scala mobile. Su questa vicenda ci sono però aspetti inquietanti che fanno pensare che non sia un problema di carattere tecnico ma esclusivamente politico, uno scontro tra il Partito Democratico e l’MpA, che non vuole questa scala mobile, facendo perdere un finanziamento di 30 milioni di euro e rallentando un progetto che sarebbe stato storicamente interessante sotto tutti i punti di vista. Nel parere favorevole espresso dall’assessorato sono chiarite tutte le situazioni, anche nell’area dove dovrà sorgere il parcheggio multipiano, area che “necessita di opportune verifiche geologiche per definire le corrette soluzioni tecniche onde evitare l’interazione tra le opere ed i fenomeni di sprofondamento. Sarà cura dello studio geologico del progetto definitivo valutare la situazione, alla luce anche dei lavori che hanno fatto sia il comune che lo stesso Genio Civile. L’assessore Spampinato, nel corso della sua conferenza stampa, si è posto alcune domande, tra cui quelle che riguardano il parere positivo espresso, il 18 maggio del 2006, dall’ingegnere Zuccarello e dal geologo Sanfilippo, lo stesso, quest’ultimo che poi esprime parere contrario al momento decisivo, e l’altra domanda riguarda lo spostamento della documentazione della scala mobile da un gruppo di tecnici ad un altro, senza alcuna giustificazione. Perché chiedere lo stralcio PAI (Piano per l’assetto idrogeologico) quando ne era già in possesso il genio Civile? Il presidente Monaco e l’assessore Spampinato, questa mattina a Palermo, cercheranno di avere delle risposte concrete e soprattutto di chiedere una proroga di due mesi, tenuto conto della situazione che si è venuta a creare a causa del parere negativo espresso dal Genio Civile, ed in questo senso dovrà essere il Cipe, più che la Regione Siciliana a decidere se è possibile o meno concedere questa proroga che consentirebbe di rispettare i tempi a disposizione, arrivando alla conclusione di questa vicenda, che sta interessando tutto il mondo politico-amministrativo della provincia ennese.