Presentata a Pietraperzia “La Divina Ironia”

Pietraperzia. Con una notevole partecipazione di pubblico nell’Anfiteatro comunale è stato presentato il saggio “La Divina Ironia” di Salvuccio Barravecchia. La serata titolata “Onde visioni e percezioni” è iniziata alle ore 21.30 presso l’ anfiteatro comunale con un sentito ringraziamento da parte dell’ autore a tutti i presenti e dalle presentatrici Giovanna Milazzo e Cristiana Nicoletti. si sono esibite durante il corso della serata con recitazione di versi e poesie tratte dal libro, accompagnate dalla musica di Elio Lombardo, grande chitarrista classico, e proiezioni di disegni annerenti i più svariati argomenti contenuti nel libro “La Divina Ironia”.
Durante il corso della serata sono intervenuti l’avvocato Salvatore Bevilacqua, Salvatore Tomasella, l’editore Salvo Bonfirraro, Luca Vullo videomaker e autore dei due video proiettati durante la serata ed infine Filippo Di Gloria autore del montaggio fotografico “ GLI uomini. Il contrasto. La storia”.La serata si è conclusa con la melodia di una poesia inedita “Le parole dei sogni” recitata dalla piccola Sonia Barravecchia per poi passare ai ringraziamenti finali a tutte le persone che sono intervenute. Il tutto a ritmo di blues.
Salvuccio Barravecchia si è affacciato sulla scene letteraria con altre due pubblicazione di cui uno di liriche nostrane.
Il saggio “La Divina Ironia”, che è stato distribuito gratuitamente è espressione della del tipicità scanzonata di Salvuccio, che ha creato un filone filosofico in cui l’ironia dà il senso della vita e serve a rendere accettabile il vissuto quotidiano. IL saggio ha un messaggio antropologico per la vivibilità del paese che per il momento è lacerato da lotte irrazionali ed intestine. Salvuccio ha creato un tassello per la crescita della comunità pietrina.
Sicuramente Salvuccio con questa pubblicazione di talento assurge a protagonista positivo della vita del paese. Ognuno fa a gara per essere amico di Salvuccio, che ogni giorno combatte il suo tempo a rendere funzionati computer ribelli.
Giuseppe Carà