Enna. Giovani e… “prestito d’onore”

Enna. La parte più utile dell’incontro sul “bilancio partecipativo o partecipato”, che nulla ha avuto di “partecipato” se non: “l’elencazione delle azioni sull’operato svolto da questa amministrazione comunale”, è stato, apprendere la notizia: della disponibilità di un fondo comunale dedicato, che attinge dalla Regione, destinato ai “prestiti d’onore” (finanziamento destinato ai giovani, che vogliono intraprendere attività produttive o commerciali). Speriamo, che alla prima occasione se ne discuteranno approfonditamente i dettagli sul “come ed in che modo” elargirlo. Ultimamente, il Sindaco e l’assessore Palma, hanno fatto un gran parlare di questo finanziamento che fa parte del tanto sponsorizzato “Piano Strategico” di cui assisteremo, fra non molto, al “Documento intermedio”. Nel frattempo, “l’iniziativa è stata applaudita dalla giunta e dal consiglio comunale”. Questo è quanto ha riferito ultimamente l’assessore Palma.
Interpretando un pensiero comune e nulla togliendo all’iniziativa di sviluppo commerciale, è bene accertarsi che i prestiti d’onore alla nuova piccola imprenditoria giovanile, ricadano nelle mani di chi abbia ricevuto una formazione di carattere imprenditoriale che, indipendentemente dall’attività intrapresa: agricola, artigianale, commerciale o altro, fornisca basi comprensibili, sulla gestione aziendale e sul rischio correlazionato ai costi, affinché, il neo imprenditore non soccomba a questo difficilissimo mercato prima di iniziare. Ecco, perché si insiste – oltre che sulla realizzazione “dell’Osservatorio sulle attività imprenditoriali locali”, dal quale il giovane imprenditore estrarrebbe quei dati, che lo indirizzino correttamente, su ciò che nel territorio è necessario e voluto – anche sull’intervento della Camera di Commercio di concerto con l’università Kore, che attraverso corsi di formazione di base, creino il presupposto per ottenere il prestito dopo essersi accreditate delle ore di formazione in gestione e razionalizzazione dei costi d’impresa. Se ciò non dovesse realizzarsi con queste modalità, assisteremo all’apertura ed al successivo fallimento di gran parte di questa tipologia di attività produttive oltre che all’ennesimo spreco di denaro pubblico.

Tony La Rocca