Enna. I ragazzi di “Cosa c’è ke nn va” fanno breccia al Ministero dell’Istruzione

Roma. Hanno aperto e chiuso l’ottava edizione della Giornata europea dei genitori e della scuola eseguendo il brano che dà il titolo al progetto contro il disagio giovanile, “Cosa c’è ke nn va” e hanno toccato la platea di genitori, insegnati e studenti di diverse regioni italiane riuniti per la manifestazione. I ragazzi del gruppo di coordinamento dell’iniziativa nata all’Istituto “Dante Alighieri” di Enna hanno messo in scena nella sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione una performance di canto e danza che ha rappresentato il mal di vivere dei giovani d’oggi e hanno ricevuto lunghi applausi, una richiesta di bis e i complimenti dei due ministri presenti al’incontro, Mariastella Gelmini a capo dell’Istruzione, e Mara Carfagna, ministro delle Pari opportunità. «Un sincero grazie per la vostra testimonianza così toccante – ha detto la prima dal tavolo dei relatori – la vostra suggestiva esibizione ha saputo parlare al cuore. Come voi stessi cantate, la scuola italiana non può essere fatta solo di discipline e materie, ma deve ruotare attorno alle persone, ai giovani, gli insegnanti, le famiglie».

Il gruppo di dieci studenti ennesi è stato accompagnato da Erika Piccillo: «La mia scuola si è mobilitata per aiutare me che sono stata intrappolata dall’anoressia – ha raccontato alla platea riunita – ma ora ne sono uscita e non voglio più ricordare solo i brutti momenti passati, ma testimoniare che insieme, chiedendo aiuto a chi ci ama e agli insegnanti, si possono affrontare e superare i tanti drammi che viviamo noi giovani di oggi. Non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto – ha concluso commossa – ed è per questo che da diversi mesi giriamo le scuola d’Italia offrendo ai nostri coetanei la nostra testimonianza. La mia adesso è una nuova vita, quella di una ragazza che si apre agli altri per aiutarli a far venire fuori i propri problemi». La scuola ennese sarà adesso invitata a partecipare a diversi gemellaggi tra scuole nazionali, diffondendo così il messaggio di Cosa c’è ke nn va a raggiera.

Ad accompagnare la delegazione ennese, il vicepreside del liceo socio-psico-pedagogico di Enna, Salvatore Chiello, la docente promotrice del progetto e autrice della canzone-slogan Giovanna Fussone e il presidente della Camera dei minori del tribunale di Enna Maria Teresa Montalbano, rappresentante dei genitori di Enna. «Questa giornata – ha dichiarato quest’ultima – suggella l’importanza del progetto Cosa c’è ke nn va a livello nazionale, è un motivo di grande orgoglio per la città che mi fa pensare in grande: è partito da una scuola di provincia il grido che sta facendo scuotere le coscienze di tanti italiani».

Ad esibirsi davanti ai due ministri sono stati gli studenti del Pedagogico Grazia Giaggeri, Maria Lorena Nicoletti, Marta Tudisco, Chiara Colajanni, Giusj Sergi, Giovanna Cascio, Marta Vizzini, Gloria Benvissuto e gli allievi del liceo classico Daniele Di Bella e Giuseppe Andolina. «Abbiamo vissuto un’esperienza super emozionante, ci siamo sentiti delle star investite da una grande responsabilità – hanno commentato – è molto importante che oggi si parli di anoressia, bullismo, dipendenza dal gioco d’azzardo, alcol e droghe dal punto di vista di noi ragazzi e che per una volta non si dia spazio a canzoni che commemorano la morte di qualche giovane, ma a note e parole che sono volte alla prevenzione dei disagi».

Mariangela Vacanti