Pietraperzia. Milazzo: mi candido, se non scende in campo qualche mio parente

PIETRAPERZIA. Il dottor Salvatore Milazzo scioglie la riserva per la scalata al palazzo di città. La sua candidatura ha trovato terreno fecondo nel centro destra e nel centro sinistra. C’è una gara per averlo candidato nel proprio partito; ma l’annuncio della sua candidatura ha trovato terreno fecondo nell’elettorato di base, che in Lui ha trovato sempre un punto di riferimento per tanti problemi sociali ed umanitari. “Ho deciso di dare la mia disponibilità – dichiara il dottor Salvatore Milazzo – dato l’entusiasmo che ha suscita la mia scelta; quindi per me è cosa fatta. L’unica remora che mi impedirebbe di scendere in campo solamente se i partiti dovessero candidare qualche mio parente intimo”. L’affermazione di Milazzo è chiara: si candida se non scende in campo il dottor Vincenzo Emma che è figlio della sorella. Il ceppo del dottor Milazzo è stata sempre unito e questo gli diede la possibilità di essere il primi consigliere provinciale eletto nelle liste della Democrazia Cristiana, quando al palazzo di città regnava l’avvocato Gino Palascino. Intanto nei partiti vi è una vivace dialettica ed ancora in tutti i gruppi politici vi è divisione ed ostilità. Si parla di possibili candidature di Gino Palascino, Vincenzo Emma, Pino Amico, una riconferma di Caterina Bevilacqua sindaco uscente, di Pietro Paternò, dell’universitario Filippo Rosselli.
Il fatto che le elezioni saranno in primavera tra maggio e giugno ha rallentato nei partiti scelte definitive e quindi c’è un logoramento di rapporti che intacca anche la persona umana. In seno alla sinistra non manca chi vedrebbe bene una candidatura di Michele Pagliaro segretario provinciale della CGIL o di un ritorno del levigato Pino Castellano, laurea honoris causa in sociologia ed antropologia.
Una domanda che molti si chiedono è quello che farà l’ex sindaco Michele Bonaffini che stravinse con mille voli di scarto. Tra le donne prende quota una candidatura dell’avvocatessa Lucia Falzone, molto stimata per la sua carriera ed è una presenza gradita nella comunità locale. Mentre si dà come scontata la candidatura di Enzo Calì, politico di lunga corsa e sempre consigliere tra i primi degli aletti.
Giuseppe Carà