Buon Anno, auguriamolo col social network….
Enna-Cronaca - 31/12/2009
Enna. La redazione tutta di ViviEnna augura un buon anno, e coglie l’occasione per farlo con una riflessione dell’amico prof.Francesco Pira che si domanda: gli auguri tramite internet solo un modo di risparmiare?
“Ormai sono archiviate, passate alla storia, e nemmeno recentissima. Inchiavardate nei cassetti con i ricordi di una vita. Stiamo parlando delle cartoline d’auguri usate per formulare i migliori auspici per il nuovo anno.
Aspettando il 2010, nelle ultime ore che ci rimangono, la corsa è raggiungere tutti attraverso i social network. Anche le mail (pesantissime e spesso banali) o gli sms sono passate di moda. Persino gli sms attraverso il cellulare sembrano ormai riti da non consumare mai più.
Oggi gli auguri li fai e li ricevi su Facebook. Lì ritrovi anche tutte le notizie sull’oroscopo dell’anno successivo. Vi basta lanciare un messaggio del tipo : sono del segno del Leone, sapete cosa mi accadrà il prossimo anno? Cosa ha previsto Paolo Fox o Branco? Ed ecco che in tempo reale ti giungono le rassicurazioni o gli allarmi da parte degli amici o delle amiche virtuali.
Ma la domanda è: quanto valgono gli auguri su un social network. Sono sentiti oppure fanno parte di una nuova moda? Certo si va oltre gli auguri. Il tema vero è capire quanto conta un’amicizia sulla rete o un rapporto nato o recuperato sui social network.
Nei giorni scorsi un’autorevole giornalista, Maria Laura Rodotà, sul Corriere della Sera ci ha spiegato come l’amicizia sta scomparendo chiamando in causa anche l’ex professore di Yale e saggista, William Deresiewicz: “si sta evolvendo, da relazione a sensazione. Da qualcosa che le persone condividono a qualcosa che ognuno di noi abbraccia per conto suo; nell’isolamento delle nostre caverne elettroniche, armeggiando con i tanti piccoli pezzi di connessione come una bambina solitaria gioca con le bambole”.
Quindi non più amicizie, secondo l’autore di The Chronicle of Higher Education, un saggio ed una conferenza dello stesso Deresiewicz, ma sensazioni. L’idea che si può essere amico di qualcuno perché magari passiamo le ore a chattare su Facebook o a scambiarci video o pareri sull’universo mondo. Cosa diversa dall’incontro, da un the insieme, dallo svuotarci confidando la nostra vita.
Anche per gli auguri di Buon Anno il rito si consuma entrando sul nostro profilo su Facebook e indirizzando a tutti coloro che ci leggono, e quindi i nostri amici e le nostre amiche, poche righe che arrivano simultaneamente a tutti. Un gesto affettuoso, un pensiero gentile? No, se torniamo al ragionamento del professor Deresiewicz, soltanto un modo per uscire dalle nostre caverne elettroniche.
Può essere. L’idea che può essere condivisibile è a cha volte la rete ci aiuta a condividere la solitudine con qualcuno magari lontano più che coltivare un’amicizia. Ed anche questo come cantavano i grandi della musica napoletana “nun è peccato”. E’ un nuovo modo di relazionarsi, diverso che non esclude il nostro saper stare nella società. Si può abbinare il piacere di una pizza con degli amici e tante sane risate all’esigenza di scambiare opinioni con chi è lontano fisicamente che riteniamo un amico o un’amica virtuale.
Cosa diversa per i più giovani. Per i digitali nativi o per gli adolescenti digitali. Lo abbiamo verificato in varie ricerche. Abbiamo capito che il rapporto loro con le tecnologie è ben diverso dal nostro. Anche gli auguri per il nuovo anno sono diversi dai nostri.
Oggi che troviamo la conferma da un lavoro finanziato alla MacArthur Foundation a 28 ricercatori, siamo tutti più tranquilli. Secondo Heather Horst i ragazzi “usano i network per socializzare, per informarsi, e per sapere tutto sulle loro passioni personali e coinvolgersi”.
E secondo Dana Boyd altra ricercatrice : “i più giovani usano il web per stare sempre in contatto. Possono stabilire relazioni fuori dalla scuola e dalla loro città. In qualche caso si creano amicizia, in molti altri senso di appartenenza a una comunità, scambio e partecipazione”.
Insomma secondo gli ultimi studi noi adulti proviamo a sentirci giovani attraverso le tecnologie a volte violentando il nostro modo di essere. Per i più giovani è tutto naturale, persino fare amicizia sulla rete.
E quindi per noi scrivere buon anno su Facebook è un modo per non sentirsi soli, per gli adolescenti o i pre adolescenti un fatto dovuto.
Allora riabilitiamo le cartoline o gli sms? O ci limitiamo ai social network così risparmiamo?
Il dibattito è aperto. Intanto ….vi auguro ….Buon Anno”.