Ad Enna i “Cavalli bardati” di Troina

TROINA. Dal sentire come ne parlano con una punta di legittimo orgoglio, si capisce subito che i componenti del gruppo “Cavalli bardati” di Troina sono molto molti contenti per essere stati invitati dal sindaco di Enna ad animare le feste natalizie e di fine anno nel capoluogo di provincia. C’erano anche gli appassionati troinesi del cavallo, nella piazza di Enna Bassa, ad accogliere il gruppo di ragazzi bosniaci che hanno trascorso le feste di Natale di quest’anno ospiti di famiglie ennesi. Era d’uso nei tempi passati, quando Troina era un paese ad economia prevalentemente contadina, e non cerano altri mezzi di trasporto che cavalli, muli ed asini, bardare le cavalcature con vistosi e sgargianti finimenti in particolari occasioni. Il contadino bardava il cavallo che usava per andare a prendere in paese il padrone e condurlo in groppa alla cavalcatura nella sua casa di campagna per passarci tutto il mese di maggio. La campagna troinese, a maggio, è un godibilissimo luogo di soggiorno primaverile per la mite temperatura del clima e per i vivaci colori con cui si veste. Si bardava il cavallo, si e lo si fa anche ai nostri giorni, per la sfilata dei Ddarara lungo delle vie del paese, nell’ultima domenica di maggio, alla fine del pellegrinaggio votivo sui Nebrodi in onore di san Silvestro, monaco basiliano e patrono del paese. Partecipando ad eventi che si svolgono in altre città e paesi, come i festeggiamenti di Natale ad Enna ed altre manifestazioni, come la Fiera del Cavallo di Verona e come la festa di san Giuseppe a Scicli, il gruppo troinese dei “Cavalli bardati” è una sorta di ambasciatore delle tradizioni popolari troinesi. I componenti di questo gruppo, che ancora non si sono formalmente costituiti in associazione, riescono a coniugare la loro autentica passione per il cavallo con il folclore troinese di origini contadine.

Silvano Privitera