Enna. L’ex assessore Faraci iscritto nel registro degli indagati
Enna-Cronaca - 16/01/2010
Enna. Un atto dovuto, dicono alla Procura della Repubblica di Enna, quello di avere iscritto nel registro degli indagati l’ex assessore provinciale alle Infrastrutture, Filippo Faraci, a seguito della denunzia scritta presentata da un dipendente dell’ufficio tecnico, nella quale si esplicitava che l’assessore lo avrebbe sollecitato a chiedere delle mazzette alle imprese che stavano svolgendo dei lavori per conto della Provincia regionale. Uno di questi colloqui, tra l’altro, era stato registrato e la registrazione consegnata ad un ex assessore provinciale, che poi, assieme alla lettera, erano finite nelle mani del presidente Giuseppe Monaco, il quale, proprio mercoledì pomeriggio, in consiglio provinciale, ha dichiarato, di avere consegnato con tempestività al Procuratore della Repubblica per le indagini del caso. Filippo Faraci, che, qualche settimana fa, aveva dichiarato di essere pronto a portarsi in Procura per delle dichiarazioni spontanee, sino a questo momento non lo ha fatto, ma probabilmente lo farà ad inizio della prossima settima. Lo stesso, assieme alle dimissioni da assessore provinciale, si è dimesso dal suo partito, il Movimento per l’Autonomia. Lo sviluppo della registrazione del colloquio tra l’assessore Faraci ed il dipendente dell’ufficio tecnico ha avuto delle difficoltà tecniche, ma alla fine tutta la registrazione è venuta fuori e sarà uno dei capi di accusa nei confronti dell’assessore. Una vicenda, comunque, che ha sicuramente dei lati oscuri che vanno chiariti, di cui si stanno interessando sia la squadra Mobile di Enna che il comando provinciale dei carabinieri perché ha un’importanza notevole non solo per quanto riguarda l’assessore provinciale, ma anche per quanto riguarda l’ufficio tecnico provinciale, che è depositario di tutte i lavori che la Provincia esegue nel territorio. La vicenda ha anche creato non pochi problemi a livello politico-amministrativo tanto è vero che mercoledì scorso c’è stato un consiglio provinciale molto caldo, durante il quale sia l’opposizione di centrosinistra sia qualche rappresentante del centrodestra hanno criticato il comportamento dell’amministrazione. Sia la squadra Mobile che i carabinieri hanno interrogato parecchie persone implicate in questa vicenda, che ha suscitato parecchio clamore non solo a livello provinciale.