Indagine di Cittadinanzattiva sugli asili nido comunali in Sicilia

Euro 198 al mese, con un +5,3% rispetto all’anno passato. Tanto costa mediamente in Sicilia mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale, per una spesa che rimane comunque ben al di sotto della media nazionale (pari a 297€) e capace di collocare la Sicilia al secondo posto tra le regioni meno care, dopo la Calabria (120€). Inoltre, su base nazionale, due delle 10 città meno care sono siciliane: Enna (170€) e Palermo (216€).
Notevoli le disparità economiche anche all’interno della stessa regione: dove è presente il servizio a tempo pieno, si registra una differenza di 54€ tra il capoluogo di provincia più caro, Catania (270€), e il meno caro, Palermo (216€). Analogamente, dove è presente il servizio a tempo ridotto, si registra una differenza di 52€ tra il capoluogo siciliano più caro, Siracusa (195€), e il meno caro, Agrigento (143€).
Caro rette: Rispetto al 2007/08, nel 2008/09 le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi siciliani ad eccezione di Ragusa e Catania (rispettivamente, +29% e +20%, mentre a livello nazionale solo ad Oristano si è registrato un aumento maggiore: +51%), Trapani (+17%), Palermo (+1,9%) e Agrigento (-10%). Sul sito www.cittadinanzattiva.it è disponibile l’indagine completa a carattere nazionale.
L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200€ e relativo Isee di 19.000€. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2007/08 e 2008/09) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. Ad Agrigento, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani il servizio è unicamente a tempo ridotto.
Liste di attesa. In Sicilia, secondo la banca dati del Ministero dell’Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2007, ci sono 162 asili nido comunali per 6.746 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Palermo (42, con 1.614 posti), mentre la provincia di Enna ne registra il numero minore (solo 5, con 182 posti). A fronte di 10.055 domande presentate, in Sicilia uno su tre (33%) dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 25%. Tra i capoluoghi di provincia siciliani, Caltanissetta presenta le liste di attesa più alte con il 72% di domande respinte, seguita da Trapani (55%) e Palermo (52%).
Il commento. “In tema di asili nido comunali” commenta Giuseppe Greco, segretario regionale di Cittadinanzattiva, “la Sicilia presenta dati significativi sui bisogni delle giovani famiglie e sulle liste d’attesa, con punte vicine al 50%, unitamente a quelli relativi ai costi del servizio, sensibilmente inferiori a quelli di altre regioni. La Sicilia sconta un ritardo strutturale ormai conclamato, espressione di una attenzione alle esigenze delle giovani coppie vera solo sulla carta. In questi anni, infatti, molti amministratori hanno parlato di tutela della famiglia e di asili nido solo in campagna elettorale e pochissimi hanno fatto qualcosa. Occorre una inversione di tendenza e nuove politiche a sostegno della famiglia e dell’infanzia. Occorre prendere impegni e mantenerli. E quello degli asili nido è un modo concreto e non retorico di prendersi cura delle famiglie e dei loro bisogni, specialmente in tempo di federalismo”.
Copertura potenziale del servizio. Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Sicilia la copertura potenziale del servizio è del 3,5%, a fronte di una media in Italia del 5,8%.
Occupazione femminile. In Sicilia, l’occupazione femminile si ferma al 29,2%, valore inferiore alla media nazionale (46,1%).