La casa per anziani di Cerami sarà completata

E’ ormai spianata la strada per il completamento di una delle “incompiute” storiche ceramesi, la “Casa per anziani”. La struttura, di proprietà comunale, era stata prevista nei lontani anni ’90, con una spesa iniziale sovvenzionata dalla Regione per 750 milioni di lire. I soldi di finanziamento non sono bastati e l’opera lasciata al destino di rudere sottoposto ai danneggiamenti delle intemperie. Per un quindicennio sono rimasti incompiuti gli spazi esterni, le rifiniture, gli arredi che rendessero fruibile la “Casa albergo per anziani”. La struttura adesso sta per vedere l’orizzonte di ultimazione e adeguamento alla gestione del tipo di servizi.
Cosa fattibile, rientrante nelle aspirazioni dall’amministrazione del sindaco Michele Pitronaci, in applicazione di una proposta deliberativa che, passata con i voti a maggioranza (“Movimento e libertà”), assegna in gestione, per 29 anni, la “Casa riposo” alla società cooperativa “Prometeo” di Capizzi, del “Consorzio servizi integrati” di Mistretta (Me). Sarà obbligo della ditta affidataria completare il manufatto per renderlo a fruizione ottimale per l’accoglienza di una trentina d’anziani. Il costo per il completamento dell’immobile è stimato in circa 370 mila euro. In cambio dell’affidamento in gestione della struttura, l’amministrazione otterrà n. 2 posti letto da mettere a disposizione gratuita di utenti più bisognosi. Sulle modalità e procedura di affidamento in concessione della Casa anziani convezione si è soffermato, in assise consiliare, il giudizio critico del gruppo di minoranza (civica “Passione, cultura e sviluppo”).
“Un semplice avviso – dice Basilio Pecora – di “indagine esplorativa per l’affidamento in concessione della struttura”, anche se posto all’Albo comunale, nel sito internet del comune, non può rappresentare pubblicità adeguata, né bando di gara per la scelta e l’individuazione della società concessionaria. Tra l’altro non è stato distinto alcun importo a base d’asta o comunque un parametro che individui il costo del servizio, né la retta, eventualmente indicizzabile, che il concessionario potrà richiedere all’utente per il servizio erogato. Per di più, il vantaggio ( 2 posti letto) in contropartita sarebbe per l’Ente pressoché irrisorio, di fronte ad un flusso economico di ritorno, che si genererebbe negli anni, intorno a 11 milioni di euro. Ciò nonostante la maggioranza ha tirato dritto per la sua strada”.
Carmelo Loibiso