L’Associazione Partito Democratico a sostegno delle primarie ad Enna

Si è ricostituita ad Enna l’APD l’Associazione per il Partito Democratico che insieme ai vecchi partiti DS e Margherita ha contribuito attivamente in Italia ed anche provincia di Enna alla costituzione del Partito Democratico.
La dichiarazione del coordinatore dell’APD, ing. Francesco Stranera: “L’APD, che ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi quel mondo organizzato della società civile, che giornalmente opera nel volontariato, nel sociale, che sa ascoltare i bisogni dei cittadini e che in qualche modo si batte per tutelare i loro diritti, ha fatto parte del comitato provinciale 14 ottobre, girando in lungo ed in largo la provincia Enna per promuovere un modo nuovo di intendere la politica, non basato su “fedeltà” o “appartenenze” precostituite, bensì su valori e programmi elaborati e condivisi secondo il metodo democratico.
Il Partito Democratico di oggi è però diverso da quello pensato da Walter Veltroni, ossia un soggetto politico unitario, riformista e post-ideologico.
Il PD di oggi è purtroppo ancora alla ricerca della sua unitarietà, troppo frequentemente condizionato nelle scelte dalle correnti interne del partito che molto spesso dimenticano di far parte di un unico e grande soggetto politico.
Il Partito Democratico a nostro avviso deve ritornare ad essere quello per cui è nato, ossia un grande partito riformista a sostegno delle classi più deboli della società ed in contrapposizione ad una concezione della politica autoritaristica ed altamente personalistica qual’è appunto quella del centro-destra guidata dal partito di Silvio Berlusconi.

Il PD di Enna è ancora tutt’oggi, purtroppo, alla ricerca di una condivisione unitaria nella scelta del candidato Sindaco, nonostante un deliberato dell’assemblea del partito che ha votato all’unanimità l’utilizzo del metodo delle primarie come scelta altamente democratica per la selezione del candidato Sindaco.
Un partito come il PD, ricco delle tante sensibilità interne che lo rendono sicuramente più forte e più vicino alle esigenze dei cittadini, non può necessariamente avere un’unica identità di vedute e pertanto riteniamo opportuno sostenere con forza il principio della scelta delle primarie come metodo altamente democratico al fine di non mortificare le legittime ambizioni di tutti coloro i quali abbiano la voglia di contribuire alla crescita di questo partito e di questa città.
Non celebrare le primarie sarebbe per noi una scelta assolutamente incomprensibile in quanto non avrebbe avuto senso aver messo in discussione la ricandidatura del Sindaco uscente.
Per rimettere insieme il bandolo della matassa, sarebbe pertanto opportuno riflettere sulle motivazione che hanno indotto tutti noi a stare insieme in un grande partito.
La partecipazione di milioni di cittadini alle primarie per la scelta dei segretari regionali e nazionale del partito ha rappresentato una piena condivisione del metodo di selezione da parte di tutta la classe dirigente del partito e di tanta gente comune che ha continuato a dar fiducia al sistema, manifestando sempre di più la voglia di fare sentire la propria voce sulle scelte che vengono fatte in politica.
I sondaggi di questi giorni, che pullulano sulla stampa di quotidiani e testate giornalistiche locali, non sono altro che una prima indicazione del livello di gradimento della gente nei confronti dei possibili candidati del PD a Sindaco della città, ma che ovviamente non essendo venuta fuori un’unica indicazione, necessita più che mai verificare la volontà dei tanti cittadini e sostenitori del PD, cercando di coinvolgere alle primarie quanta più gente possibile al fine di essere certi che il candidato che uscirà vincitore dalle primarie lo sarà anche alle prossime elezioni amministrative del 30 e 31 maggio.
E’ per questo motivo che l’APD, che nel recente passato ha voluto rappresentare ampie fasce di società civile disposte a mobilitarsi per la costruzione di un vero progetto di rinnovamento, oggi sente più che mai la necessità di cercare un dialogo ed una condivisione di idee con tutte quelle sensibilità che si riconoscono nei principi fondamentali che hanno dato origine al PD, uno dei quali è proprio quello dell’utilizzo del metodo delle primarie come strumento altamente democratico per la scelta delle cariche elettive, facendo sì che la meritocrazia in politica assuma un ruolo fondamentale”.

.