Provincia Enna: Sempre turbolenze all’interno del centrodestra

Sono tornate le turbolenze all’interno del centrodestra ed il documento dei consiglieri provinciale del MpA ne è una prova molto tangibile, senza contare che nel consiglio provinciale di giovedì mattina, il gruppo MpA ha abbandonato l’aula, evidenziando un serio contrasto con il presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco in particolare e con il PdL in generale, accusato di avere organizzato un consiglio congiunto con i consigli comunali di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera senza avere interpellato i capigruppo, Massimo Greco si difende sottolineando che “logica istituzionale vuole che in coerenza con il principio costituzionale di leale collaborazione tra le Istituzioni ad una espressa richiesta proveniente da tre consigli comunali  vada dato il giusto riscontro. In tale contesto non è necessario alcun parere preventivo della conferenza dei capi-gruppo, quindi nelle condizioni di convocare il consiglio congiunto per la trattazione delle problematiche relative alla provinciale   4”. “Va pertanto respinta al mittente – prosegue Massimo Greco – la censura sul mancato rispetto di regole procedimentali. Peraltro l’argomento della viabilità provinciale e statale del territorio, non può essere affrontato secondo i tradizionali canoni dell’appartenenza politica in quanto interessa  indistintamente tutte le comunità interessate. In casi come questi, l’azione politica di difesa andrebbe promossa nei confronti del  territorio e non del Governo Regionale o di quello statale . Protocolli e regole istituzionali non possono essere piegati ad interessi di parti politiche né di maggioranza né di minoranza. Ben venga, ad ogni buon fine, un’attenta valutazione sui ruoli istituzionali fin qui ricoperti che, per l’occasione, andrà estesa anche al decoro ed alla condotta dei singoli consiglieri provinciali nell’esercizio del proprio mandato. Per quanto concerne invece l’aspetto più politico, la questione andrebbe girata per competenza alle forze politiche di maggioranza, alle quali è già noto il mio pensiero in ordine alla provvisorietà di ogni rappresentanza istituzionale di tipo mediato (Assessori, Ufficio di Presidenza del Consiglio, Rappresentanza di sotto-governo ecc….)”.

La dichiarazione di Massimo Greco è abbastanza chiara, nel senso che non si può tenere conto di rimostranze di parte ed ha confermato, ancora una volta, che la sua carica di presidente del consiglio viene messa a disposizione della maggioranza qualora possa servire per fare chiarezza all’interno del centrodestra. Tutti sanno benissimo che l’MpA aspira da tempo ad avere la presidenza del consiglio provinciale, ma la vicenda giudiziaria dell’ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Filippo Faraci, ha smorzato la richiesta, che ora torna alla carica; da qui le turbolenze senza contare che c’è da sostituire proprio Filippo Faraci, che secondo la ripartizione, spetta al MpA.