Enna. Festa della Repubblica

Enna. A concludere i festeggiamenti per la Festa della Repubblica, con una piazza Prefettura (al secolo piazza Garibaldi) gremita – ma non troppo- di autorità e cittadini, è il delizioso concerto del coro catanese della Polizia di Stato, diretto dall’Ispettore -e sassofonista- Mario Grimaudo, accompagnato da un simpatico settetto simil-jazz, munito anche di bambino prodigio alle percussioni. Conformemente al repertorio, anche il bambino prodigio faceva molto “nazional-popolare”, che a noi italiani…ci piace assai! Il concerto è stato graditissimo, nonostante il pubblico ennese, notoriamente noto per la sua renitenza al coinvolgimento e agli applausi, che fa molto “borghese-intellettuale”. Ma tra le note di “Maramao perché sei morto”, il ritornello di “La vita è tutta un quiz!”, il sarcasmo di “Una canzone intelligente”, e la leggerezza di “Ma che musica, mestro!”, ci siamo sentiti tutti un po’ felici di essere italiani, forse perché in realtà, l’Italia bella, l’Italia vera, quella della gente, più che nelle idee sta nelle canzoni, che hanno saputo raccontare in 64 anni e più, momenti della nostra storia sociale più che politica, momenti di goliardia e romanticismo collettivi, in cui fa piacere ritrovarsi, vecchi, giovani e meno giovani.
A fare da contorno alla chermesse musicale, stand delle varie associazioni di categoria, che offrivano degustazioni varie, anche queste molto gradite a noi italiani, che siamo sicuramente i maestri del mangiare a scrocco e del fare schiticchio.
Smontato il bel palco tricolore, tolte le sedie, gli addobbi e i gazebo, potremo ammirare intorno alle 23 dello stesso giorno, la zozzeria, reperto svolazzante della avvenuta gozzoviglia dei conviviali, che saranno pure borghesi nel non applaudire, ma rimangono lo stesso cafoni e incivili nel rendere sporco lo spazio in cui vivono. Insieme ai promotori di delizie gastronomiche.

Il concerto in ogni caso, è stato sicuramente l’occasione di godersi lautamente la propria città in un fresco pomeriggio di tarda primavera e piacevolmente stupiti dal riscoprire questa piazza così bella (a proposito ma era così costoso rinnovare le bocce di vetro dei due lampioni che illuminano la piazza). Di certo il giornaliero declassamento a parcheggio da superiori volontà urbanistiche, non le rende onore. È invece un bel teatro urbano, con buona acustica e ottima capienza, incorniciato da palazzi che raccontano un’identità storica; mi domando perché venga usata solo per parate militari, visto che è l’unica piazza pianeggiante di Enna, e mi chiedo come mai a nessuno sia mai venuto in mente di renderla fruibile – che so – per il concerto della Madonna “a muntata”. Certo, capisco che l’irresistibile fascino del prospetto della Confcommercio, ex palazzo Banco di Sicilia, fa molto più “urban-chich”…
Roberta Gulisano