Enna. Paolo Garofalo neo sindaco: il giorno dopo

Enna. Dopo una doccia di spumante, i baci e gli abbracci di migliaia di persone, le centinaia di telefonate per complimentarsi del successo ottenuto, il comizio, improvvisato ed anche condizionato dai festeggiamenti, Paolo Garofalo, neo sindaco del capoluogo, è scappato via ed è andato ad ossigenarsi e a riposarsi in campagna. Intanto dal 1943 ad oggi è il 38° sindaco del capoluogo ennese, non tenendo conto di quelli che lo hanno fatto due-tre volte; ed il quinto sindaco da quando il primo cittadino viene eletto dal popolo. Due giorni di riposo erano necessari, dice lui, perché poi deve andare a Catania, dove lavora per sistemare il suo ufficio, quindi per venerdì e sabato sono previsti due comizi di ringraziamento ad Enna alta ed Enna bassa, perché lo meritano, per quello che hanno dato, mentre lunedì dovrebbe presentarsi in comune, davanti al sindaco Rino Agnello per prestare il giuramento. Sul problema assessori preferisce glissare perché “non è il momento di pensare a queste cose, è argomento molto delicato, bisogna farlo in piena coscienza e serenamente, ci sono tante cose da valutare, non si vogliono creare strappi iniziali che potrebbero rendere la vita difficile. E’ chiaro che i sei assessori preposti al momento della presentazione delle liste erano assessori-civetta, ma ora c’è da valutare tante cose perché bisogna soddisfare le esigenze di tanti, sperando che a collaborare nella gestione dell’amministrazione vengano chiamate persone che siano in grado di farlo e bene”. Paolo Garofalo è convinto che c’è da lavorare molto.
“Non c’è dubbio che ci sono tante cose da fare – prosegue il neo sindaco – bisogna lavorare perché Enna assuma il suo ruolo di città capoluogo, lo ribadisco con forza che la città ha le potenzialità per crescere, perché si possa spingere per lo sviluppo, per la sua rinascita umana, per il suo miglioramento complessivo. Dobbiamo collaborare tutti affinché ciò avvenga”.
Nel corso della campagna elettorale si soni visti tanti giovani, che hanno accolto positivamente il suo programma elettorale, la sua capacità di essere vicino ai giovani, capirne i bisogni ? “E’ giusto che si dia tanta considerazione ai giovani, perché sono loro il futuro; dobbiamo aiutarli a crescere bene, a capire quali sono le cose importanti; comprendo il loro linguaggio, il loro modo di affrontare le cose; c’è tanta voglia di dare loro la giusta cittadinanza; non possiamo ignorare le loro esigenze perché sono fondamentali. Avrò spesso con loro incontri per farmi dire cosa bisogna fare per migliorare il rapporto tra la pubblica amministrazione ed il mondo dei giovani. Una delle prima cose da fare per la nuova amministrazione sarà quella di attivare la consulta giovanile in modo da poter avere un continuo contatto”.

-Sugli assessori, sarà libero di scegliere ?
“Certo che sarà libero di scegliere ma sempre in un percorso collettivo, condiviso da tutti, così come è stata la preparazione a queste elezioni amministrative che si sono sviluppate in 40 giorni di intensa campagna con tante cose positive ma anche con altre negative, rappresentate dalle polemiche ad ogni costo, dal voler mediocrizzare quanto di buono ha questa città e mi riferisco all’Università Kore che è una delle realtà più belle della città. Ecco perché dico molto spesso che Enna deve diventare una città universitaria, una città ricca di cultura, ne ha bisogno e in questo sforzo bisogna sostenerla al massimo perché è una cosa veramente importante ed essenziale per la sua crescita, per migliorare lo sviluppo socio-economico di tutti, nessuno escluso”.