Enna. Esternazioni dell’ex vice sindaco Petralia

Enna. A scoppio ritardato e a quindici giorni dal successo di Paolo Garofalo, rappresentante del Partito Democratico, nel ballottaggio del 12 e 13 giugno, sono venute fuori le esternazioni dell’ex vice sindaco Giuseppe Petralia, autorevole rappresentante dello stesso partito, molto assente nella campagna elettorale, il quale si è “compiaciuto per la netta ed indiscutibile vittoria elettorale del PD che ha portato Paolo Garofalo ad essere il nuovo sindaco di Enna”, ma che, nel contempo “resta stupito nel leggere che il PD si è riunito per indicare variopinti criteri di scelta per la squadra assessoriale” e si chiede “ma allora noi elettori cosa abbiamo votato? Il candidato a sindaco si è presentato all’elettorato avendo per scelta e per legge indicato sei assessori che hanno concorso alla vittoria.Allora perchè il PD si riunisce per scegliere gli assessori avendolo fatto prima delle elezioni? E i nomi indicati per concorrere alla vittoria che cosa rappresentano? Sono soltanto nomi “civette”. Giuseppe Petralia è molto preoccupato perché “dopo 15 giorni dalle elezioni il sindaco non ha né gli assessori indicati prima e votati con lui né di nuovi individuati secondo scelte che non possono non essere se non dettate dalle qualità”. Le considerazioni del dottor Giuseppe Petralia sono molto strane e per di più inopportune, perché chi le fa non è il primo arrivato in politica, essendo stato segretario provinciale dei Democratici di Sinistra, è stato candidato a sindaco della città, perdendo il ballottaggio, ha avuto ed ha posti di sottogoverno, assegnatigli dal PD (presidente del Consorzio ennese universitario), è stato vice sindaco ed assessore al bilancio a metà legislatura, ha partecipato poco anzi pochissimo alla recente campagna elettorale e sa molto bene che la designazione degli assessori al momento della presentazione delle liste è una prassi consolidata per evitare che vi siano contrapposizioni al momento dell’apertura della campagna elettorale. Essendo un uomo di partito queste considerazioni e queste critiche avrebbe dovuto farle in occasione dell’assemblea cittadina, dove il dottor Petralia era assente. Al sindaco Garofalo abbiamo chiesto cosa significa questo intervento postumo ed improprio; diplomaticamente ha risposto “non capisco” e pare che a non capire il dottor Petralia siano stati non solo gli autorevoli rappresentanti del Partito Democratico ma anche i cittadini ennesi.