Enna. Proteste per bollette rifiuti, ritenute illeggittime

Il Comitato cittadino di Enna, in attesa di ulteriori sviluppi, “promuoverà nei prossimi giorni una raccolta di tutte le lettere e bollette, riguardanti la Tariffa di igiene ambientale 2010, fatte recapitare dal comune ai cittadini”. Una decisione presa ieri nel corso di una riunione, alla quale hanno partecipato, oltre ai componenti del Comitato (Antonio Cutaia, Benedetto Murgano, Tanino Virlinzi, Ferro e Grangreco), l’avv. Licia Minacapilli, il presidente del Centro studi “ Sen. Antonio Romano”, Mario Orlando, ed il coordinatore provinciale dei comitati cittadini, Carlo Garofalo. Nel corso dell’incontro è stata esaminata la situazione delle tariffe di igiene ambientale 2010, approvate, nell’aprile scorso, dalla giunta uscente. Tariffe che da qualche settimana hanno fatto suonare per l’ennesima volta il campanello d’allarme nei cittadini che si sono visti recapitare esose bollette. Il Comitato ha rilevato che “nel Comune di Enna si insiste ancora ad applicare tariffe già dichiarate illeggittime dalla magistratura amministrativa e tributaria e confermata tale illeggittimità anche dalla Suprema Corte di Cassazione con una recente sentenza”. “Il comitato –si legge ancora in una nota-, al fine di evitare che tali atti illegittimi possano arrecare danni ai singoli cittadini che si vedrebbero costretti ad azionare l’arma dei ricorsi tributari a difesa di un diritto violato e che nel contempo tali atti illegittimi possano produrre effetti negativi alla collettività per i problemi igienico-sanitari ed agli operatori ecologici che continuerebbero a non percepire con regolarità lo stipendio, invita l’Amministrazione comunale ed il Consiglio comunale, unico organo deputato per legge a determinare la tariffa, ad approvare la tariffa rifiuti per l’anno 2010 sulla base di un piano economico-finanziario analitico che risponda alle effettive esigenze della città”. Solo in questa ipotesi “il Comitato inviterà i cittadini al pagamento del “giusto dovuto” per il servizio, mentre, in caso contrario, addebiterà all’Amministrazione comunale gli eventuali disservizi ed i danni che subiranno gli operatori ecologici, a causa del mancato pagamento delle bollette, fino ad oggi illegittime, riservandosi di valutare l’ipotesi di rivolgersi alla Corte dei Conti per l’eventuale danno erariale arrecato al Comune”.

Giacomo Lisacchi