Enna. Nel dimenticatoio la strada “Panoramica”

Enna. Sul finanziamento della strada provinciale 28, detta la Panoramica, dove due anni fa crollarono ben due campate a causa delle condizioni atmosferiche avverse, è sceso un preoccupante silenzio. Le ultime notizie davano per quasi certo il finanziamento da parte della Protezione Civile di 6 milioni e mezzo di euro, che la commissione regionale aveva dato il benestare ad un progetto che ristrutturava le vecchie campate e migliorava la situazione delle fondazioni, oltre ad disciplinare le acque meteoriche, poi più niente tranne notizie a mezza voce che si attendeva la riunione della commissione nell’ambito dell’Accordo Quadro di Programma ed un interessamento del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, per cercare di avviare un cammino definitivo sia per il finanziamento sia anche per la realizzazione dell’opera. Non c’è dubbio che per la viabilità comunale e provinciale la “panoramica” rappresenta un importante snodo per l’ingresso e l’uscita dalla città. Il fatto che la strada sia chiusa va a penalizzare tutto il centro storico tanto è vero che la viabilità nelle ore di punta, ma soprattutto nel tardo pomeriggio la situazione diventa caotica in quanto non ci sono parcheggi bastevoli per soddisfare le esigenze degli automobilisti sia per far defluire le macchine dalla piazza Garibaldi in uscita e dal corso Sicilia in entrata. Tutti sanno benissimo, specie gli amministratori provinciali e comunali che la “Panoramica” strategicamente è una strada di vitale importanza, ma sino a questo momento si è fatto poco o niente per cercare di accelerare l’iter che dovrebbe portare all’approvazione del progetto, che già vive di un parere positivo da parte della Protezione Civile, del finanziamento di 6 milioni e mezzo per la sua realizzazione, e quindi di avviare tutte quelle procedure che possano portare ad indire la gara di appalto per la realizzazione di un’opera stradale che tutti dichiarano che si tratta di un’opera importante per l’intera viabilità provinciale. In un primo momento c’era il problema del progetto e del percorso della strada dal suo congiungimento con la provinciale “due” sino ad arrivare in piazza Garibaldi (Prefettura) nel senso che c’era da scegliere tra il vecchio percorso oppure uno nuovo più sicuro, ma la commissione esaminatrice a Palermo ha preferito scegliere il vecchio tragitto ritenendo architettonicamente più bello ed anche più sicuro, ma ovviamente prima bisogna rafforzare le fondazioni per evitare che il fenomeno possa ripetersi in occasione di inverni particolarmente piovosi.

Antonella Santarelli