Comune Enna: E’ già polemica per le commissioni Consiliari

Enna. Il Presidente del Consiglio Comunale, Enrico Vetri, ha ufficializzato la formazione delle Commissioni Consiliari permanenti che risultano essere così composte: 1^ Commissione: Nasonte, Fiammetta, Incardone, Grasso, Ferrari, Palermo, Bruno; 2^ Commissione: Cappa, Rizzo, Salamone, Cardaci, Fussone, Riccobene, Contino; 3^ Commissione: Falzone, Timpanaro, La Porta, Messina, Cuci, Scillia, Falciglia; 4^ Commissione: Dello Spedale, Fazzi, Gargaglione, Tornabene, Gloria, Vasapollo, Dipietro. Le commissioni saranno insediate questa mattina a cominciare dalle 9. Ma questa ripartizione non è stata per niente gradita all’opposizione di cui fanno parte anche i consiglieri di Primavera Democratica. Infatti nel corso di una riunione-conferenza stampa Dante Ferrari (Pdl), Biagio Scilla (Mpa), Paolo Gargaglione (Primavera Democratica), Giovanni Contino (Enna al Centro), Mario Messina (indipendente) hanno sostenuto che il presidente del consiglio, Enrico Vetri, ha sostanzialmente disatteso le indicazioni che erano pervenute dai capigruppo. L’attuale Presidente del consiglio comunale, nella sostanza, non avrebbe consentito all’opposizione di avere una adeguata rappresentanza nelle commissioni che contano, eliminando di fatto ogni tipo di opposizione e con commissione dove a prevalere è sicuramente il PD con l’appoggio del gruppo di “Enna Libera”. E’ chiaro che in una situazione come questa, i consiglieri sono decisi a rivolgersi alle autorità, e,quindi,faranno presente questa situazione verrà portata a conoscenza domani mattina al Prefetto, Giuliana Perrotta, mentre un’altra comunicazione sarà inviata all’assessorato regionale agli Enti locali. Della protesta dei consiglieri di opposizione sono stati informati sia il sindaco Paolo Garofalo che il presidente del consiglio comunale Enrico Vetri. Il sindaco Garofalo si è detto dispiaciuto di questa situazione, che “rimane, comunque, di competenza specifica del consiglio comunale, che può agire in piena autonomia, senza che vi siano interventi da parte dell’amministrazione”.

Le varie reazioni:
Paolo Gargaglione, capogruppo Primavera Democratica: “Nel corso di un’animata conferenza capigruppo che doveva servire alla designazione dei componenti nelle quattro commissioni consiliari, il presidente del consiglio e la nuova maggioranza che lo sostiene ( PD, TORRE, ENNA LIBERA), si sono assunti la grave responsabilità di avere provocato un ulteriore strappo istituzionale.
Il presidente del consiglio arrogandosi una prerogativa che è tutta da verificare, ha disatteso le indicazioni fornitegli dai capigruppo, e con un atto d’imperio ha proceduto alla nomina delle quattro commissioni consiliari secondo uno schema che, a nostro avviso, non risponde ai principi di rappresentatività e proporzionalità dei gruppi consiliari.
Infatti ha escluso, senza una valida motivazione politica e regolamentare, dalla 2^ e 4^ commissione che si occupano di bilancio e piano regolatore generale, due importanti forze politiche.
Il tutto si è consumato nonostante il grande senso di responsabilità e disponibilità dimostrato dal gruppo di Primavera Democratica e dai gruppi di minoranza, che si sono viste respinte tutte le proposte avanzate.
La logica che ispira l’azione politica della pseudo maggioranza ( PD, TORRE, ENNA LIBERA) è quella di fare prevalere la forza dei numeri, che tra l’altro sono in perfetto equilibrio, rinunciando a priori ad un civile e democratico confronto politico che porterebbe solo vantaggi alle istituzioni e agli interessi della comunità.
Alla luce delle posizioni assunte in queste prime battute politiche dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, siamo seriamente preoccupati che ci sia la volontà di rendere ingovernabile in tutte le sue articolazioni il consiglio comunale”.

Filippo Fiammetta, Consigliere comunale di centro sinistra: “Il delirio di onnipotenza che ha preso il Presidente Vetri e una parte del PD non risparmia nessuno, neanche chi si permette, come me, di fiatare per manifestare il proprio dissenso su argomenti di grande rilevanza politica. Succede infatti che un Consigliere al secondo mandato elettorale, quale io sono, e largamente suffragato, come dimostrano i risultati elettorali, venga penalizzato ed inserito in prima commissione consiliare, e non in terza, quella invece da me desiderata e richiesta espressamente al Capogruppo nell’apposita riunione. Ebbene che chi legge sappia le ragioni di questa scelta arrogante e prevaricatrice. Tutto succede perché bisogna garantire in terza commissione consiliare una maggioranza blindata per favorire l’elezione di un componente, appartenente all’area Grimaldi, che io probabilmente non avrei votato con le stesse motivazioni con le quali non ho votato il Presidente ed il Vice Presidente del Consiglio, cioè un cambio di maggioranza non autorizzato dal Partito. Mi appello al Segretario Comunale del Partito (Vittorio Di Gangi), che è stato tenuto costantemente al corrente degli sviluppi della vicenda, per sapere quando e da chi è stato deciso questo accordo organico con un parte importante del centro destra e perché si continua a non dare ascolto alle problematiche sollevate dall’area Franceschini al fine di ricompattare tutto il Partito. In attesa di una risposta convincente e chiarificatrice rendo pubblica la mia volontà di non insediarmi in Prima Commissione Consiliare in segno di protesta.

Enrico Vetri, Presidente del Consiglio comunale: “Credo opportuno chiarire, innanzi tutto, che il criterio utilizzato tiene essenzialmente conto della necessità di garantire la giusta rappresentatività dei gruppi consiliari all’interno delle Commissioni Consiliari, tenendo altresì necessariamente conto della loro composizione numerica”. “ In secondo luogo – spiega il Presidente Vetri – si è tenuto conto degli apparentamenti effettuati dalle forze politiche oggi rappresentate in Consiglio Comunale a sostegno dei vari candidati alla carica di Sindaco che risultano essere: 17 consiglieri collegati all’attuale sindaco Garofalo, 9 consiglieri collegati al candidato Moceri e 2 consiglieri alla candidata Montalbano”.
“Tenuto conto di questi due elementi – continua Vetri – appare chiaro che i gruppi consiliari a sostegno di Garofalo sono rappresentati con quattro componenti in tre commissioni e cinque componenti in una; i gruppi collegati alla candidatura di Moceri hanno diritto a due rappresentanti in tre commissione e tre rappresentanti in una; in ultimo i consiglieri collegati alla candidatura dell’avv. Montalbano trovano posto in due commissioni con un componente ciascuna”. “Raffrontando questi elementi di equilibrio e rappresentatività con le segnalazioni effettuate dai capigruppo consiliari – chiarisce il Presidente del consesso civico – si è reso necessario, al fine di garantire il quorum di sette componenti per ogni commissione e la relativa rappresentatività uniforme in tutte le commissioni stesse, effettuare alcuni spostamenti, considerato che le commissioni 3^ e 4^ vedevano un surplus di segnalazioni a fronte di minori segnalazioni relative alla 1^ commissione”. “In tutto questo – conclude il Presidente Vetri – non si è voluto, in alcun modo, sminuire il ruolo dei capigruppo o forzare il principio di rappresentatività ed equilibrio con atteggiamenti autoritari, distanti anni luce dal mio intendere la politica ed il ruolo istituzionale che ricopro. Al contrario si è lavorato per garantire a tutti i gruppi consiliari un’uniforme rappresentanza nell’ambito delle commissioni consiliari permanenti”.