Enna. Rischio di licenziamenti per 200 lavoratori di SiciliAmbiente

Enna. I piani finanziari, elaborati da venti comuni della provincia di Enna, hanno portato il costo complessivo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, escludendo la raccolta differenziata che è impossibile effettuarla, a circa 17 milioni ed 800 mila euro. Una somma decisamente insufficiente, come viene sostenuto dal presidente di SiciliAmbiente, insostenibile perché il servizio costa molto di più ed allora per rispettare questa somma le soluzione sono due: riduzione dell’organico dei lavoratori e riduzione di parte del servizio di raccolta dei rifiuti in ogni singolo comune.
Ma vogliono proprio tutto questo i sindaci per il loro territorio?
Non crediamo perché ridurre il numero dei lavoratori (si parla addirittura di 200 unità) significa aprire, in maniera immediata, la guerra, la protesta, lo sciopero; ridurre il servizio significa correre il rischio di creare “sacche”pericolose di ambenti scarsamente igienici.
Ieri mattina c’è stato un incontro informale tra Giovanni Barbano ed i rappresentanti sindacali durante il quale il presidente Barbano ha spiegato a chiare lettere quale è la situazione, quali gravi conseguenze può avere il servizio in caso di riduzione dell’organico e del servizio, se non intervengono fatti nuovi. Pare che SiciliAmbiente, tra qualche giorno, nonostante sia un periodo di ferie, invierà una comunicazione dettagliata di quelle che potrebbero essere le complicazioni in caso di approvazione di questi piani finanziari con tutti gli effetti negativi che loro possono portare nella gestione del servizio. Si sa benissimo che tra i piani finanziari dei comuni e quello elaborato da SiciliAmbiente c’è una differenza sostanziale, una differenza che potrebbe provocare disastri a tutti i livelli, soprattutto per quanto riguarda la posizione di almeno il quaranta per cento dell’organico, quindi superiore alle 200 unità. Con una riduzione così corposa è impossibile assicurare tutto il servizio di raccolta, ed è impossibile poter gestire una raccolta differenziata, che sia valida e produttiva anche dal punto di vista finanziario. A questo punto l’incontro con i sindaci, l’Ato Rifiuti e SiciliAmbiente si rende necessario ed urgente per chiarire questa situazione, così come si rende necessario un incontro tra il vertice di SiciliAmbiente e i rappresentanti sindacali presso l’Ufficio provinciale del lavoro, coordinatore il direttore dottor Toscano, per cercare di trovare un punto di incontro per evitare che proprio in questi giorni si possa arrivare allo sciopero del personale, sarebbe veramente una iattura sotto tutti i punti di vista.