Incendi. Enna: Centrale operativa unica tra Forestale e Vigili del Fuoco

Enna. Da lunedì scorso è entrata in funzione una centrale operativa unica, sita in via Piazza Armerina , tra l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco con l’obiettivo di migliorare i pronti interventi in caso di incendio. Una collaborazione che c’è già stata, che ha avuto effetti positivi, ma che con la centrale unica, come hanno sostenuto l’ingegnere Manuele della Forestale e l’ingegnere Spitaleri dei Vigili del fuoco, potrebbe migliorare ulteriormente in quanto si potrebbero avere interventi più tempestivi e reazionali, oltre ad allertare i mezzi aerei con maggiore cognizione di causa. A questa centrale unica dovrebbe, prossimamente, aggiungersi la Protezione Civile in modo da poter avere a disposizione tutte le strutture che sono deputate ad interventi in caso di incendio, specie quando questi interessano centri abitati, aziende agricole, boschi del demanio.
“La possibilità di una centrale unica – evidenzia l’ingegnere Manuele – vuole dire una riduzione dei tempi di attesa e la conoscenza immediata delle dislocazioni delle squadre antincendio della Forestale e delle squadre dei vigili del fuoco. Da sottolineare che il 90 per cento degli incendi sono dolosi, pochi quelli autonomi determinati dal caldo eccessivo, quindi avere la disponibilità di tutte le forze risulta essere importante”.
Centrale operativa unica e mezzi delle due strutture pronti alla partenza nel cortile dell’Ispettorato Forestale costituiscono un esempio concreto della collaborazione che è stata stabilità tra Forestale e Vigili del Fuoco. Ovviamente si è parlato degli incendi che si sono sviluppati quest’anno. I dati sono abbastanza significativi perché c’è stato un incremento del 40 per cento. “Molto spesso non si rispettano le circolari che si inviano per tempo – dichiara l’ingegnere Spitaleri – ci sono strade che i comuni dovrebbero pulire per tempo, ma non si fa. In provincia di Enna sono pochi i comuni, che hanno provveduto a pulire le strade per evitare incendi e questo ha condizionato tutti, ma ci sono anche i piromani che aspettano le giornate di grande caldo per dare sfogo alla loro malattia”.
Quest’anno si è capito benissimo che alcuni incendi sono stati obiettivi ben precisi a cominciare da quelli sviluppatisi all’interno della miniera di Pasquasia, nonostante sia la miniera maggiormente sorvegliata del territorio siciliano; ci sono stati incendi all’interno di boschi (Parco Ronza) cosa quasi mai avvenuta e questo è sicuramente un elemento che conferma la scelta di obiettivi ben precisi per commettere il maggior danno possibile. Forestale e Vigili del fuoco ritengono che bisogna necessariamente che vi siano dei controlli nei territori subito dopo l’incendio per vedere quali danni ha provocato, anche dal punto di vista del dissesto idrogeologico, e quindi effettuare interventi che consentano di evitare ulteriori danni nel momento in cui arrivano le grandi piogge. “La sinergia tra le due strutture, siamo convinti – dicono Manuele e Spitaleri – che sarà risultati eccellenti”.