Le opere di Mariella Bellarosa a Nissoria dal tema “…tra anima e materia…”

Mostra personale di Mariella Bellarosa dal tema “…tra anima e materia…” con le sue opere dal 2008/2010, dal 10 – 12 settembre dalle ore 20,00 – 24,00 presso il Gazebo di Nissoria. Sono circa 15 i lavori esposti in questa seconda personale dell’artista Mariella Bellarosa, negli spazi espositivi del Gazebo. Tutti di recente produzione e alcuni creati proprio in occasione di questa personale. Realizzate con l’amore e la ricercatezza che da sempre contraddistingue l’opera di questa sensibile e poliedrica artista. Mariella Bellarosa, comunica con l’interlocutore attraverso le sue opere, nel tentativo di suscitare e stimolarne reazioni e sensazioni. L’uso di soluzioni cromatiche insolite, spesso monocromatiche ricordano persistenti partiture musicali che proprio nella loro semplicità nascondono la perfezione.

Tra le opere in mostra: “Luoghi di memoria”, “Sogno blu”, Volo di colomba”, “l’Ultima cena”, “Abbraccio”, “ Soffio vitale”, “ E fù.. la Donna” e tanti altri….. Nota insolita in questa rassegna la presenza di un’opera “ Luna Rossa”, voluta fortemente dall’artista, sia perché significativa per il suo percorso artistico sia perché reduce da numerose rassegne espositive in Toscana dove l’artista è conosciuta e apprezzata.
Una mostra da vedere, da visitare facendosi rapire dal cromatismo inusuale e spesso poderoso che ogni opera trasmette.

 

Nota critica dedicata all’artista
…(….) La sua ricerca espressiva, come ho già avuto modo di dire è legata ad una verità intimistica, estranea al contesto umano, nel senso materiale del termine, ma ( una verità) che parla al cuore, ai sentimenti e trasmette coinvolgenti emozioni.
Non sempre il tratto grafico o il disegno( come magari ci dovremmo aspettare) intervengono nelle opere, molto più spesso è il colore che ci parla e ci trasmette, obbedendo ai tormenti dell’anima i misteri dell’uomo e i segreti della vita del nostro tempo.(…) nei dipinti i volti, le figure si agitano e con esplosioni cromatiche di una efficacia indescrivibile richiamano alla mente sentimenti e principi sopiti e dimenticati. Quei volti e quelle bocche contorte di cui si diceva, ricordano per certi aspetti le deformazioni formali di MUNCH e mentre la violenza cromatica e certi incontenibili vuoti riaprono ferite antiche, le figure spesso appena accennate implorano aiuto e comprensione. E’ il tentativo di far prevalere la ragione, la speranza……(…)opere di denuncia e di memoria che devono essere accettate come un momento di grande sincerità espressiva, tipica del mondo di questa artista.
Proprio per questo credo che quando da queste veloci considerazioni si passerà ad una più attenta analisi di tutta la cultura artistica Agirina, il ruolo di Mariella Bellarosa, risalterà con la dovuta e meritata evidenza,….(…)
A. Lazzerini