MEGADISCARICA di DITTAINO. Niente polemiche: occorre il ricorso. Pubblicata documentazione

Enna. I sindacati e (alcune) forze politiche invitano alla mobilitazione di massa. Altri vogliono bloccare l’autostrada e magari incatenarsi. Nessuno dice l’unica cosa giusta e sensata: che cioè bisogna fare ricorso al decreto n. 261 del 20 maggio 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale RS del 16/07/2010 con cui è stata approvata la megadiscarica di Assoro-Dittaino e dunque entro giorno quindici di questo mese.

Tutto il resto è aria fritta.

Perché fare ricorso?

Intanto perché almeno uno dei pareri resi in conferenza dei servizi (Comune, Provincia, ARPA; Genio Civile) è certamente viziato da irregolarità. Il parere della Provincia Regionale per essere validamente rilasciato presupponeva un preventivo parere della società d’Ambito, l’ATO Rifiuti EnnaEuno, che invece ci risulta non sia stata nemmeno interpellata.

Il secondo motivo è legato al primo ed è sostanziale. L’ATO Rifiuti avrebbe espresso certamente parere negativo perché ha in fase avanzata di valutazione ambientale presso l’Assessorato Territorio e Ambiente il progetto di ampliamento della discarica di Cozzo Vuturo, di proprietà del Comune di Enna e che gestisce direttamente tramite Siciliambiente.

Il progetto di ampliamento per 260 mila mc prevede anche tutte le attrezzature per il pretrattamento dei rifiuti e un impianto di depurazione per il percolato. Inoltre l’ATO aveva già avanzato richiesta per la bonifica e messa in sicurezza della cosiddetta vasca A ed una sua messa in regola come nuova discarica per una capacità di oltre un milione di mc.

Stiamo parlando di opere “pubbliche” che renderebbero inutile la megadiscarica di Dittaino, con un vantaggio incommensurabile sia dal punto di vista economico per Comuni e cittadini della provincia sia sotto l’aspetto ambientale.

Ed ecco formalmente il secondo motivo di ricorso: la valutazione di impatto ambientale doveva tenere conto del fatto che a pochi chilometri esiste già una discarica in esercizio suscettibile di ampliamento e dunque con un duplice fattore di esclusione:

a) la nuova discarica “privata” contribuisce ad un aggravio ambientale in un territorio ristretto dove già insiste una struttura di conferimento di rifiuti funzionante, un’area industriale che certo non è un  insediamento ad emissioni ed impatto nullo e per il resto a forte vocazione agricola “qualificata”;

b) l’implementazione e ampliamento di Cozzo Vuturo avverrebbe invece in un sito già alterato da un punto di vista ambientale, senza occupare e impermeabilizzare nuovi suoli, anzi avverrebbe sostanzialmente entro il medesimo perimetro della discarica esistente e dunque senza aumento dell’impatto complessivo sul territorio.

È evidente che queste due considerazioni non sono state tenute nel debito conto in una procedura che essenzialmente deve valutare questi aspetti.

Questa è la sostanza.

Se poi vogliamo rimestare nel mortaio delle opportunità politiche dobbiamo fare quattro conti.

Un milione e trecento mila metri cubi di rifiuti (questa è la potenzialità dichiarata della discarica di Assoro) corrispondono a circa 1 milione e cento mila tonnellate. Con un costo di conferimento a discarica di 120 euro a tonnellata si avrà un incasso presunto nella vita della megadiscarica di 132 milioni di euro. Per quanto riguarda poi il biogas che questi rifiuti sprigioneranno avremo, a stima, un ricavo di circa quattro milioni di euro l’anno. Per la durata attesa di una discarica di queste dimensioni avremo circa altri 64 milioni. Il totale si aggira attorno ai 200 milioni di euro! Senza contare i proventi del materiale riciclato e dell’eventuale depurazione di percolato per conto dell’intera regione (attualmente nel meridione d’Italia esiste un impianto solo a Gioia Tauro), effettuato per conto di privati anziché della struttura pubblica come avverrebbe a Cozzo Vuturo.

Se non credete a questi numeri andate a leggervi il decreto con cui viene approvato in favore della ditta Catanzaro Costruzioni s.r.l. il piano finanziario per l’impianto esistente nel comune di Siculiana, emesso sempre dal competente servizio dell’Assessorato Territorio e Ambiente e pubblicato sulla stessa Gazzetta del 16/7/2010.

VISUALIZZA DOCUMENTAZIONE (che circola negli ambineti degli “addetti ai lavori”):

arpa-19802

ass-ter-amb-31-03-2010

conf-serv-decisoria

convenzione-assoro-costr-catanzaro

decreto-aia-9-giu-2010

conf-serv-istruttoria

del-giunta-assoro-173-convenzione

del-giunta-assoro-183-autorizzazione

iterventixcomune assoro

nota-arra-17-11-2009

nota-arra-31-10-2007 su agira-catenanuova

parereass-ter-amb

parere-favorevole-comune

parere-ggcc-enna

relazione istruttoria comune assoro

Rilascio parere di via provincia

ESTR. MAPPA SU FGL 61 DI ASSORO

gurs con approvazione via discarica

proposta_revisione_piano_gestione_rifiuti

elenco richieste via-vas

Altre considerazioni:

-negli interventi a favore del comune di Assoro sono previsti sgravi per il conferimento in discarica per gli abitanti e le imprese ad eccezione per quelli insedianti nell’Asi, che sopporteranno per la vicinanza elevati disagi;

-siamo sicuri che tali terreni non hanno usufruito di agevolazioni agricole come dichiara il comune nella relazione istruttoria?;

– la Ditta Catanzaro dichiara di avere la disponibilità del terreno ma l’Arra non la riscontra e demanda il Comune (nota del 17-11-2009) a verificare – come verifica il Comune se rilascia parere positivo subito dopo?

– non vi è traccia della variante urbanistica richiesta dall’Arra con nota del 17-11-2009. Il decreto supera questo problema: è possibile?

– a pag.3 del decreto 261 del 9-6-2010 si riporta che la Ditta Catanzaro Costruzioni ha pubblicato su un quotidiano regionale il 3-07-2010, sembra impossibile accettarlo un mese prima.

n.d.r.: La Redazione di ViviEnna è pronta a pubblicare in tempo reale eventuali rettifiche.