Da 18 anni ad Enna non si costruiscono alloggi popolari
Enna-city - 04/11/2010
Enna. I sindacati degli inquilini, registrano in questi giorni un’ulteriore perdita di diritti e trasparenza anche sul diritto alla casa; un diritto che viene negato, in un capoluogo che ha investito anche sull’abitare. “L’Università Kore – dichiarano Sunia- Sicet ed Uniat – ha dato ad Enna una opportunità di sviluppo sano, uno sviluppo che comincia a dare qualche segnale di speranza. In contrapposizione a questo sviluppo una miriade di detrattori di ogni genere quotidianamente cercano con le loro dichiarazioni ed azioni di screditare l’Università. Basti pensare che da almeno 18 anni ad Enna non si costruiscono più alloggi popolari. I vari Governi Regionali hanno pensato di affidare la costruzione degli alloggi popolari a imprenditori privati, che interpretando in modo sbagliato le convenzioni stipulate fra loro stessi e il Comune, si credono proprietari assoluti dalle aree a loro affidate e non concessionari”. L’accusa che parte dalle organizzazioni sindacali è che si è costruito in abuso edilizio con la logica perversa di potere ottenere profitti sugli abusi stessi. Senza parlare dei criteri adottati per identificare gli aventi diritto ai mutui regionali che vengono scelti,non si capisce bene, su quali requisiti e su quali bandi pubblici. L’unico ente valido per la costruzione degli alloggi popolari, l’Istituto Autonomo Case, rimane al palo e in difficoltà anche economica, dato che da ormai troppo tempo non riceve finanziamenti per la costruzione di nuovi alloggi popolari. Nel “Piano Casa” della Regione Siciliana, i fonti stanziati ad Enna sono “zero” .Ma al danno si è aggiunta anche la beffa, infatti nel 2007, una finanziaria della Regione Siciliana, dell’allora Governatore Cuffaro, abolì i finanziamenti per le commissioni assegnazioni alloggi popolari, infrangendo il D.P.R. 1035/72, una norma dello Stato che disciplina in tutto il paese la materia riguardante l’assegnazione degli alloggi popolari, lasciando di fatto le amministrazioni comunali prive di ogni strumento idoneo a dare trasparenza alla costituzione delle graduatorie per gli aspiranti ad una casa popolare. Di fatto alcuni comuni della provincia hanno provveduto a surrogare la Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi.
Sordo alla richiesta dei sindacati è stato il Presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, che non ha neanche ricevuto i sindacati che più volte hanno richiesto incontri per cercare di aprire un tavolo di trattative per le realizzazione di un “piano Casa” provinciale. Prove di dialogo il SUNIA con Luigi Scavezzo, SICET, Prospero Cardaci, e UNIAT, Mario La Rosa, stanno operando con la nuova Amministrazione comunale ennese per la costituzione della commissione comunale per la costituzione delle graduatorie necessarie all’assegnazione degli alloggi popolari. Recentemente presso il Comune di Enna, negli uffici del Segretario Generale, i funzionari del comune e il Segretario Generale con la funzione di Notaio hanno proceduto al sorteggio dei pari punti nella graduatoria stilata dai funzionari dell’IACP e del Comune. I Sindacati invitati con una nota dell’Ufficio Casa del Comune di Enna, si sono presentati all’incontro, presente anche il rappresentante dell’A.N.I.A. Tuccio Brunetto. “Ribadendo la piena fiducia sulla correttezza del sorteggio – sostengono i rappresentanti degli inquilini – ma non condividendo i modi utilizzati per la costituzione della graduatoria, che pur essendo sicuramente perfettamente rispondente ai requisiti di ciascun concorrente, per i sindacati mancano della necessaria trasparenza che prima il buon senso e poi la norma prevede”.