Enna. Giornata di studio su problematiche servizio idrico integrato

Enna. “Potrebbe verificarsi una paralisi nel sistema idrico integrato qualora entro il 31 dicembre gli Ato, che operano nel comparto idrico, dovrebbero chiudere la loro attività. Sarebbe un disastro in quanto verrebbero a mancare gli appoggi finanziari delle banche, che sono necessari per programmare l’attività e, quindi non si possono fare investimenti. E’ opportuno che, in questo poco lasso di tempo, lo Stato e le Regioni concedano una proroga in modo da non avere un black out che potrebbe risultare pericoloso”. A dichiararlo è stato Luciano Baggiani, presidente dell’Associazione nazionale autorità ed Ente d’ambito (Anesa) che ha aperto la giornata di studio, svolta presso la sala Cerere del palazzo Chiaramonte , su iniziativa dell’Ato Idrico 5 di Enna, diretto dall’ingegnere Stefano Guccione, e che ha visto la presenza di esperti della Sicilia, Calabria e Basilicata.
I lavori si sono aperti con l’intervento d’apertura del deputato regionale Paolo Colianni, in rappresentanza del presidente Lombardo, e del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, che è anche presidente dell’Ato Idrico, il professor Angelo Di Dio, vice sindaco del capoluogo. La situazione degli Ato non è delle migliori proprio perché la loro attività dovrebbe chiudersi entro il 31 dicembre.
Alla organizzazione della giornata di studio hanno collaborato, i dirigenti Ato di Ragusa, Trapani, Calabria e Basilicata, oltre all’esperienza maturata da Caltacqua di Caltanissetta.
Tantissimi gli interventi sull’argomento e nel pomeriggio è stata organizzata una tavola rotonda sui “servizi pubblici locali tra riforma e referendum“, presieduta da Raffaele Loddo, vice presidente nazionale dell’Anea, alla quale hanno partecipato i professori Claudio De Vincenti, Rosario Mazzola e l’ingegnere Domenico Pallaria, responsabile del settore idrico della regione Calabria, Bruno Gualtieri, responsabile del Settore Rifiuti della Calabria, l’ingegnere Ferdinando Dalle Noghare, ex capo dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana.
Soddisfatto l’ingegnere Stefano Gruccione (nella foto) per la qualità degli esperti presenti, per l’importanza degli argomenti affrontati, sperando che questa giornata di studi possa essere da stimolo per risolvere i tanti problemi e le tante difficoltà che angustiano il settore che ha bisogno di certezze legislative per poter offrire un servizio sociale essenziale alla collettività. Le conclusioni sono state affidate a Luciano Baggiani e al professor Ernesto Somma del Ministero per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale.