Cuoco di agriturismo di Aidone assolto non fece prostituire giovane romena

Un cuoco di Aidone, Roberto Sardo, 37 anni, è stato assolto dall’accusa di favoreggiamento alla prostituzione. La vicenda parte da una giovane rumena di 21 anni che, adescata da un falso annuncio di offerta di lavoro in Sicilia, aveva preso l’autobus, arrivando a Catania, dove era stata prelevata da una persona. La ragazza sarebbe stata costretta a prostituirsi, subendo umiliazioni e maltrattamenti assieme ad altre ragazze che non sono mai state identificate.
Roberto Sardo, lavorava nello stesso agriturismo dove si trovava la giovane e dove era costretta a prostituirsi, solo che il cuoco aidonese non c’entrava per niente. Lo ha dimostrato ai giudici il suo legale, Antonio Impellizzeri, che hanno assolto Sardo. Chi invece obbligava alla prostituzione queste ragazze era una coppia di ennesi, residenti nella provincia di Catania e un siracusano. Per la coppia procede la Procura di Catania, mentre per il siracusano c’è stato il patteggiamento della pena. Roberto Sardo era stato accusato di avere accompagnato a Raddusa la giovane e averle procacciato i clienti.
Nel corso dell’incidente probatorio, la giovane ha raccontato le sue vicissitudini e ha anche detto che Sardo procacciava i clienti, ma era una sua deduzione non confortata da atti concreti solo perché l’aveva visto parlare con la donna che sfruttava le ragazze. Riferì d’averlo intuito vedendolo discutere con la sua presunta sfruttatrice. L’avvocato Impellizzeri nella arringa ha dichiarato che Roberto Sardo, prima in carcere e poi ai domiciliari, non sapeva che la giovane si prostituisse e non era in condizioni di poterlo sapere perché stava sempre in cucina. Il Pm Marina Ingoglia aveva chiesto la condanna dell’imputato a 3 anni di reclusione.