Nino Benvenuti testimonial alla presentazione del libro “Diari Paralleli” di Mauro Grimaldi
Enna-Cronaca - 05/12/2010
Il campione olimpionico di pugilato Nino Benvenuti è stato testimonial della presentazione del libro “Diari Paralleli” a cura di Mauro Grimaldi.
Ad introdurre la presentazione del libro il presidente del Coni provinciale di Caltanissetta Giuseppe Iacono e il delegato provinciale della Fpi Giovanni Virgadaula.
L’iniziativa rientrava nel programma stilato dal Coni Regionale e dalla Scuola dello Sport Sicilia, in collaborazione con il Coni provinciale di Caltanissetta e della Federazione Pugilistica, per celebrare i cinquant’anni dalle mitiche Olimpiadi di Roma del 1960.
Un libro, destinato a rimanere nella memoria dei tempi per l’incisività dell’argomento, che racconta la storia incredibile, anacronistica, di Nino Benvenuti ed Emile Griffith, due amici avversari, ricostruita attraverso fotografie ed interviste. Una sorta di taccuino dalle frasi agili e brevi sul filo dei ricordi, ma dotato di grande fascino comunicativo.
“Il libro narra – ha affermato Iacono – dell’incontro di due campioni impegnati, a suo tempo, sul ring a confrontarsi come avversari leali, che si ritrovano, oggi, nella vita con i propri limiti e le proprie fragilità a combattere uniti contro un avversario scorretto: l’alzheimer”.
“Un volume – ha aggiunto Virgadaula – da tenere nella propria libreria, che riassume un pezzo di storia degli anni 60. Un catalogo di immagini inedite mai uscite dagli archivi per raccontare anche quello che accadeva nel backstage prima del’ingresso o dopo l’uscita dal ring”.
“Emile Griffith – Ha affermato Benvenuti – in passato è stato un rivale ma anche un grande amico,tra di noi si è instaurato un rapporto di parentado poiché è stato il pipino di comunione di mio figlio Giuliano. Quando l’anno scorso ho saputo delle sue condizioni di salute ed economiche, ho deciso di aiutarlo”. “Emilio come lo chiamo io, è stato – prosegue – una leggenda e ora è ridotto in povertà, malato di Alzheimer. Campa con il sussidio di 300 dollari al mese. Bisogna aiutarlo, non si può lasciare solo un campione che per 20 anni ha dato gloria alla boxe”.