Consigliere di “Enna al Centro” Maurizio Dipietro risponde ai colleghi Bruno e Contino
Enna-city - 06/12/2010
Enna. Maurizio Dipietro, Consigliere comunale di “Enna al Centro” non ci sta (in calce l’articolo di riferimento) e –simpaticamente- chiede “asilo mediatico” per rispondere alle domande che i consiglieri indipendenti Maurizio Bruno e Giovanni Contino gli hanno formulato:
“Innanzitutto mi si chiede (con domanda che appare formulata in modo retorico) se fossi stato disponibile a votare per il Sindaco Garofalo, se il P.D. mi avesse candidato nelle sue liste. Chiarisco subito che io non avrei mai votato né il candidato Sindaco Paolo Garofalo, né altro candidato Sindaco riferibile a quell’area politica oggi rappresentata dal senatore Vladimiro Crisafulli (massima figura istituzionale), dal consigliere provinciale Mario Alloro (segretario provinciale) e dal dott. Vittorio Di Gangi (segretario cittadino), per la stranota divergenza di opinioni politiche innanzitutto sui metodi di gestione della cosa pubblica. Coerentemente dunque non ho mai chiesto candidature, che peraltro non mi sono mai state offerte, in liste a supporto di candidati Sindaci espressione di quell’area politica che io contrasto, senza oscillazioni dipendenti dal ruolo nel tempo rivestito, da sempre!
Da quando (vigente l’amministrazione Ardica) non votai la delibera madre di tutti i problemi del servizio della nettezza urbana, quella che ne fissò l’enorme importo e ne disciplinò la gara poi appaltata all’Altecoen, delibera che invece il consigliere Contino votò!
Da quando, da capogruppo dei D.S., mi opposi con successo, in un concitato consiglio comunale, all’approvazione della delibera che avrebbe imposto ai cittadini il pagamento delle tariffe della nettezza urbana anche per gli anni passati a mo di sanatoria retroattiva, e dunque illegittima, che il consiglio comunale, presieduto dall’allora Presidente Contino, aveva inserito all’ordine del giorno!
Da quando mi battei affinchè quell’orrore di bozza del P.R.G. (che prevedeva edificazioni non previste dallo schema di massima – dunque illegali – che non hanno avuto conseguenze giudiziarie forse solo per le note carenze di personale nell’organico della Procura della Repubblica) venisse rispedito al progettista mittente e non approdasse in aula laddove forse sarebbe finito dopo la trionfale dichiarazione dell’allora Assessore (oggi Sindaco) Garofalo che il P.R.G. era pronto e l’improvvida scelta dell’allora Presidente Contino di trasmettere il P.R.G. alla commissione consiliare competente, dove rimase per mesi, nonostante avesse un parere negativo sul piano della legittimità da parte dell’ufficio tecnico!
Può darsi, invece, che se l’area di Primavera Democratica avesse rotto, come ha successivamente fatto, con l’area Crisafulli, Alloro, Di Gangi, Garofalo, avrei potuto accettare la candidatura nella loro lista, ovviamente con un candidato Sindaco autonomo e lontano dall’area del Sen. Crisafulli e della sua “allegra brigata”. Così non andò e d’intesa con chi da sempre combatte un certo modo di fare politica (i miei amici Rosalinda Campanile, Patrizia Di Mattia, Fulvio Licari e Claudio Parisi), accettai la candidatura nella lista Enna al Centro sostenendo – lealmente – la candidatura a Sindaco di Enzo Cimino.
L’altra domanda mi sollecita a spiegare perché ho aderito, candidandomi insieme a Patrizia Di Mattia in rappresentanza dell’associazione culturale Fendinebbia, al progetto di Enna al Centro (elaborato da Enna in Movimento, O.P.E.N., Partito Socialista e Rifondazione Comunista) e, forse per agevolarmi nella risposta, mi propone due risposte (per l’esclusione dalle liste del P.D. e di Primavera Democratica o, “visto l’esiguo riscontro elettorale”, per avere la certezza di essere eletto).
Mi sono candidato e sono stato eletto nella lista di “Enna al Centro”, perché ne ho sinceramente condiviso il progetto alternativo al sistema di potere che ha mal governato Enna per anni. E sono così tanto convinto della bontà di quel progetto di contrasto alla cattiva amministrazione di cui l’area che ha espresso l’amministrazione Garofalo ha dato ripetute prove (tanto per fare due esempi: l’A.T.O. Rifiuti e il Consorzio A.S.I.) che oggi sono l’unico rappresentante consiliare di “Enna al Centro”, avendo i consiglieri Bruno e Contino deciso di votare per l’amministrazione Garofalo e conseguentemente di uscire dal gruppo!
Non ho certo scelto “Enna al Centro” per essere sicuro di essere eletto, semplicemente perché non ho il problema di fare il Consigliere comunale. Tutti sanno che ho un lavoro che mi impegna e gratifica e che mi occupo di politica solo per passione. Tutti sanno che non bivacco nelle commissioni consiliari per procurarmi un reddito, né per arrotondare altre entrate, tanto è vero che, insieme al consigliere Claudio Parisi, proponemmo l’abolizione del gettone di presenza ai Consiglieri comunali. Tutti sanno che la mia famiglia non è ennese, benché io sia nato ad Enna e ne sia orgoglioso, ed è noto come, nella preferenza singola del voto al consigliere, il voto organizzato della famiglia risulti spesso decisivo, specie quando i familiari vengono motivati con l’elargizione di incarichi magari da parte di quella passata amministrazione ancora tanto vituperata!
Sarà per questo che i duecento e passa voti di cui chi mi stima mi ha onorato, che a Bruno e Contino sono parsi esigui, a me continuano a sembrare moltissimi!
Per il resto, mi preme di rassicurare gli ex colleghi di gruppo Bruno e Contino che nessuno attribuisce a nessuno etichette di maggioranza o di opposizione. Maggioranza e opposizione sono conseguenza della scelte che si compiono, si suppone liberamente, con l’espressione del voto.
Chi vota a favore della proposta dell’amministrazione si chiama maggioranza, chi vota contro si chiama opposizione. Piaccia o non piaccia a Bruno e Contino, almeno dai tempi di Pericle in poi, è così!
Quanto al “Bene Comune” che guida i consiglieri Bruno e Contino nelle loro scelte, abbiamo avuto concezioni diverse nell’ultimo consiglio comunale.
Per me, e per la coalizione di opposizione alla giunta Garofalo, il “Bene Comune” sarebbe stato raggiunto meglio destinando delle somme alle famiglie bisognose ed al commercio locale, i consiglieri Bruno e Contino non hanno condiviso la proposta delle opposizioni e hanno creduto più rispondente alla loro concezione del “Bene Comune” destinare quelle somme all’acquisto di automobili del Comune, così come proposto dall’amministrazione.
Quanto al contributo al C.S.R. – miserabili speculazioni a parte – l’idea di emendare la proposta dell’amministrazione che non lo aveva previsto è stata esclusivamente delle forze di opposizione (né di Bruno, né di Contino).
I consiglieri Bruno e Contino, come il consigliere Cardaci, hanno “copiato” l’idea dalla nostra proposta e l’hanno poi utilizzata come moneta di scambio per votare la proposta dell’amministrazione Garofalo.
Se insieme avessimo votato la proposta delle opposizioni, la nostra proposta sarebbe stata approvata (con 15 voti a favore e 14 contro, stante l’assenza del consigliere di maggioranza Falciglia al momento del voto) e il C.S.R. avrebbe avuto il contributo, le famiglie bisognose avrebbero avuto un buono economico per il Natale ed il commercio avrebbe avuto un ausilio. Altri hanno preferito, con quelle somme, acquistare le automobili per il Comune!
Certo di avere risposto compiutamente agli interrogativi postimi, nel manifestare la mia disponibilità ad ulteriori approfondimenti delle questioni trattate, in pubblico o in privato, a mezzo stampa o attraverso qualunque altro strumento”.
Enna. Consiglieri comunali Bruno e Contino contestano l’opposizione di sala Euno