Sicilia. Cardiochirurgia pediatrica

“Noi non abbiamo nulla da nascondere e abbiamo piu’ volte spiegato con i fatti, i numeri e le carte il perche’ del prestigioso accordo con l’ospedale pediatrico “Bambino Gesu'” di Roma per la realizzazione di una cardiologia e di una cardiochirurgia pediatrica di eccellenza che diventera’ il punto di riferimento per tutto il meridione d’Italia. Eppure c’e’ ancora qualcuno, come i deputati Pino Apprendi e Salvino Caputo, che irresponsabilmente, e soprattutto strumentalmente, alimentano con notizie false una polemica che ha come unico obiettivo quello di creare allarme sociale. Dicano loro, piuttosto, quali meschini e personali interessi intendono salvaguardare con queste affermazioni. Certamente non salvaguardano gli interessi dei bambini e delle loro famiglie che invece adesso possono avvalersi di cure di piu’ alta qualita’, cosa che fino a oggi a Palermo non e’ avvenuta”.
L’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, risponde cosi’ alle dichiarazioni che sono state rilasciate negli ultimi giorni a proposito del temporaneo trasferimento al “San Vincenzo” di Taormina della cardiologia e della cardiochirurgia pediatrica e dell’accordo di collaborazione gia’ stipulato con il l’Istituto di ricerca scientifica “Bambino Gesu'” di Roma.
– “Cominciamo dalle notizie false: Palermo – ha detto l’assessore Russo – restera’ nella rete regionale della cardiochirurgia come uno dei due centri di secondo livello della Sicilia insieme a Catania. Non era possibile mantenere due cardiochirurgie pediatriche poiche’, secondo i parametri ministeriali, tali reparti devono avere un bacino di utenza di almeno 6 milioni di abitanti. La scelta di trasferire temporaneamente la cardiochirurgia pediatrica a Taormina e’ stata presa consapevolmente sulla base dei dati di attivita’: nel 2009 l’indice di occupazione della cardiochirurgia pediatrica del “San Vincenzo” di Taormina e’ stato il quadruplo rispetto a quello dell’ospedale “Civico” di Palermo; il “peso medio” delle prestazioni erogate al Civico e’ stato del 2,50 % contro il 5,11 % di Taormina; gli interventi chirurgici effettuati al “San Vincenzo” sono stati 179 contro i 90 del “Civico”, il dato della mortalita’ infantile e’ risultato piu’ basso a Taormina dove oltretutto si e’ registrata una percentuale di ricoveri chirurgici dell’87% contro il 39 % del “Civico. A favore di Taormina anche le condizioni strutturali delle sale operatorie”.
“Quanto al costo della convenzione – ha aggiunto Russo – anche i dati economici documentano la bonta’ dell’accordo. Nella convenzione di 7,5 milioni, infatti, e’ compreso sia il costo del personale gia’ precedentemente a carico del sistema sanitario regionale che il funzionamento del reparto e i costi per beni e servizi. Il Bambino Gesu’ acquistera’ anche alcune importanti apparecchiature di alta tecnologia che verranno poi destinate al Cemi (Centro di eccellenza materno infantile) che sorgera’ a Palermo nel 2012. Inoltre gia’ dal mese scorso la Regione non paga piu’ la mobilita’ passiva per i bambini che saranno curati al “Bambino Gesu'” di Roma e grazie alla qualificata assistenza potra’ aumentare gli introiti derivanti dalla mobilita’ attiva. La convenzione infine prevede costi bloccati per 5 anni (a fronte di un previsto incremento delle procedure da eseguire) e la formazione professionale del personale siciliano. A conti fatti, quindi, la Regione offrira’ allo stesso costo, se non addirittura minore, un migliore servizio ai siciliani che non saranno piu’ costretti ad emigrare al nord”.